“Stato regionale” o “stato comunale”? Modello Germania o modello Francia? Il contenzioso è decennale, insomma quasi vecchio quanto l’istituzione stessa delle regioni. E’ certa quale sia la posizione dell’Anci (Associazione italiana comuni italiani) è altrettanto certo che in momenti di emergenza climatica come quelli straordinari di questi giorni, i comuni devono affrontare autonomamente queste situazioni.
Ecco la posizione dell’Anci “Un’emergenza vera, come dimostrano le statistiche ufficiali, che devono risalire al 1986 per ritrovare una situazione paragonabile a quella di oggi. Tutti i Comuni, con le scarse risorse a disposizione, hanno cercato di fronteggiare il problema, pur senza aver il sostegno di tutte le istituzioni e le funzioni pubbliche preposte a farlo”.
Secondo l’Anci, gli ultimi eventi dimostrano che “il sistema della Protezione civile nel nostro Paese è prigioniero di una consistente confusione di competenze, che finiscono sempre per scaricare le responsabilità sul livello politico più a contatto con la vita dei cittadini, ovvero sui Comuni. E questo, anche quando il nostro ordinamento prevede che altri livelli istituzionali debbano far fronte a situazioni di emergenza come quelli attuali”. I Comuni, conclude l’Anci, è giusto che siano i primi ai quali si fa riferimento, ma tutto questo deve avvenire all’interno di una capacità collettiva delle istituzioni di fornire risposte ai bisogni dei cittadini. “Oggi si ha invece l’impressione che qualcuno sia convinto che ci si possa limitare a fare un compitino o a scrivere una relazioncina per sentirsi sollevati dalle responsabilità”.