Genova. I passanti, tremanti per il freddo, si fermano un po’ stupiti ad ammirarla. I piccioni, abituale panorama di piazza De Ferrari, vi entrano un pò titubanti, pensando forse, da un istante all’altro, di poter cadere giù, in acqua. Accanto un gruppo di ragazzi, forse usciti da poco dalle aule di qualche scuola, fanno a gara di coraggio per vedere chi, tra loro, può arrivare proprio nel mezzo.
Piazza De Ferrari, 6 febbraio 2012, l’una del pomeriggio, l’ora più calda della giornata. Eppure la grande fontana, uno dei simboli di Genova, non getta più acqua: la avvolge il ghiaccio, spesso strato trasparente e lucido, prova concreta di temperature polari.
Immagini di un inverno fuori schema, che sta portando metri e metri di neve in molte zone d’Italia e tanto gelo in Liguria. Qualche metro più in là, le stalattiti dai palazzi.
I ragazzi ora tirano pezzi di ghiaccio, provando a scalfire la superficie dell’acqua. Non accade nulla, troppo duro. Il piccione prova una beccata, missione fallita anche per lui. Scivola, si ferma, poi riparte in volo verso luoghi più sicuri. Anche i ragazzi ora se ne stanno andando, forse diretti verso casa. Rimane un anziano signore: guarda la fontana di De Ferrari, scuote la testa e riprende anche lui il suo cammino.