Politica

Comunali Genova, il punto sui candidati: possibili alleanze e linee programmatiche

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Genova. Dopo le primarie del centrosinistra, che hanno decretato la vittoria di Marco Doria, candidato indipendente ma appoggiato da Sel, salgono a 6 i candidati ufficiali alla poltrona di sindaco durante le prossime elezioni amministrative, ma il numero è destinato a salire già da oggi, quando il leader de La Destra, Francesco Storace, farà il nome del proprio candidato.

Intanto, insieme a Doria, sono in lizza Enrico Musso, Paolo Putti del Movimento 5 stelle, Giuseppe Viscardi per Gente Comune, Armando Siri per il Pin e Simonetta Saveri per ‘Verso Elezioni Genova 2012’.

Intanto gli altri schieramenti politici stanno decidendo che linee intraprendere. L’idv, ad esempio, dopo il vertice con il leader Di Pietro, ha dichiarato di attendere una chiamata da Doria per concordare il programma. “Attendiamo che il candidato sindaco Doria chiami per concordare con noi di Italia dei Valori così come con tutti gli altri alleati della coalizione, un programma tangibile, serio e condiviso da tutta la cittadinanza – ha dichiarato il coordinatore regionale Giovanni Paladini – In base a quanto emergerà da questi incontri programmatici, ovviamente, sarà nostro impegno attivarci affinché il centrosinistra possa riconfermare il proprio sindaco e soprattutto affinché si possa passare, una volta terminata la campagna elettorale, dalle parole ai fatti concreti. Questo, nell’interesse della città e di tutti i genovesi” .

Ancora incertezza in casa Pdl, che entro due settimane dovrebbe fare il nome del proprio candidato e intanto il nuovo coordinatore metropolitano, Gianni Barci, fa appello a tutte le forze “alternative alla sinistra estrema”. Anche la Lega Nord deve ancora prendere una decisione, come l’Udc e Rifondazione Comunista. Proprio ieri, Marco Veruggio, Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista, ha chiesto chiarezza al suo partito.

“Dopo la vittoria di Marco Doria alle primarie i partiti di sinistra applaudono. “Leggo, tra gli altri, un comunicato del segretario del PRC genovese, Sergio Triglia, secondo cui Rifondazione ‘accoglie con soddisfazione l’ esito del risultato, considerandolo un segnale forte di cambiamento’ – ha spiegato – E aggiunge ‘La sinistra vince se dice cose di sinistra, a cominciare dai temi del lavoro, dell’ambiente, e dei beni comuni’”.

“Il mio segretario provinciale mi scuserà, ma tutto ciò mi ricorda che soltanto un mese fa Paolo Ferrero, segretario nazionale del PRC, in visita a Genova, paragonava le primarie a una televendita di pentole e dichiarava in un’intervista ‘se prima delle primarie qualche candidato esprimerà posizioni che condividiamo valuteremo se sostenerlo, altrimenti non appoggeremo nessuno’, come è effettivamente successo”, prosegue.

“Ora, è vero che la politica è l’arte del possibile, ma a me sembra che delle due l’una: o la candidatura di Doria era un segnale di forte cambiamento e allora bisognava appoggiarla oppure non lo era l’11 febbraio e continua a non esserlo il 13. Entrambe le opinioni sono legittime – conclude Veruggio – L’importante sarebbe decidere quale delle due è la propria”.

In molti partiti, in definitiva, la situazione non è ancora ben definita e quindi gli scenari sono destinati a cambiare ancora nel corso delle prossime settimane.

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