Genova. Hanno risposto alle domande del gip, Nadia Magrini, ammettendo di avere smerciato sostanze dopanti e farmaci, ma hanno negato di avere messo su una vera e propria organizzazione. I tre genovesi arrestati lo scorso 15 febbraio dai carabinieri del Nas di Genova per un giro di anabolizzanti provenienti dalla Polonia legato al mondo delle palestre, hanno dichiarato “Abbiamo agito ognuno per conto proprio”.
Fabrizio Canazza, 54 anni, Enrico Dollinar, 47, e Paolo La Porta, 42, ai domiciliari, sono stati fermati all’interno di un’indagine dei militari dei Nas, iniziata nell’estate del 2010, che ha visto il coordinamento della procura di Genova e di Savona.
I farmaci sequestrati provenivano dall’est Europa e venivano introdotti illegalmente in Italia grazie alla complicità di una cittadina polacca, per poi essere riversati sul mercato nero. Nella stessa operazione sono stati scoperte e arrestate anche alcune persone coinvolte nello stesso commercio illegale ma con sostanze provenienti da Paesi asiatici. Il totale dei farmaci sequestrati si aggirava intorno ai 70.000 euro.
Canazza ha inoltre detto che rilascerà dichiarazioni al pm Biagio Mazzeo, appena potrà leggere tutte le carte. Il pm ha iscritto nel registro degli indagati altre quindici persone con l’accusa di ricettazione. Si tratta degli acquirenti dei farmaci dopanti, nelle cui case i carabinieri del Nas hanno trovato le sostanze.