Cronaca

Comitati No Gronda, esposto alla Corte dei Conti: “Insistono su opera stramorta, mentre Nodo San Benigno è stato ridotto”

no gronda

Genova. “Questo sistema di falsità e reticenze che si sono accumulate nel tempo va stroncato. La gronda parte, è vero, ma solo in un senso: se ne deve andare dai progetti per la città”. E’ il commento dell’ingegnere Roberto Carli, membro del comitato di Murta, in occasione della presentazione, da parte dei coordinamento dei comitati No Gronda, degli aggiornamenti relativi alle integrazioni per il progetto di istruttoria di Valutazione d’Impatto Ambientale della Gronda, chieste dal Ministero dell’Ambiente.

Il comitato presenterà un esposto alla Corte dei Conti denunciando lo spreco di soldi pubblici nella progettazione della Gronda autostradale di Genova Ponente. Lo ha annunciato l’avvocato Daniele Granara. “Dopo l’autentica stroncatura dell’opera da parte del Ministero dell’Ambiente – afferma Granara – andare avanti nel progetto significa sperperare soldi pubblici. E significa per Società Autostrade, Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova provocare un danno erariale”.

Il costo progettuale dell’opera si aggira tra i 100 e i 150 milioni di euro, sostenuto da Società Autostrade (che potrebbe rivalersi sugli enti pubblici in caso di difficoltà nell’iter). Il costo dell’infrastruttura, invece, si aggira tra i tre e i cinque miliardi di euro. Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto 38 integrazioni per il progetto in istruttoria di Via alla Gronda di Genova che dovranno essere presentate entro metà marzo

Trentotto i punti in cui il dicastero ha sottolineato mancanze e inesattezze, “uno fra tutti, illegale, non aver considerato l’opzione 0 – spiega Carli – Se queste 38 criticità fossero state osservazioni al progetto preliminare poteva anche essere accettabile, non però su un progetto definitivo”. La Gronda dunque, anche e soprattutto alla luce della bocciatura ministeriale, “è un’opera stramorta”. Incomprensibile di conseguenza, senore secondo il coordinamento, anche le recenti dichiarazioni della sindaco Vincenzi che ha salutato l’accordo per il Nodo di San Benigno come il primo passo per la Gronda.

“Il nodo era un’opera condivisa da tutti perché in grado di decongestionare la città, e invece l’hanno inspiegabilmente ridotta per via delle Torri Faro. Al contrario, sulla gronda, con il suo violento impatto, continuano a insistere”.

Oggi la presentazione delle motivazioni aggiuntive per il ricorso al Tar del coordinamento. Dopo il seminario del Wwf di sabato scorso per illustrare le osservazioni sullo studio di impatto ambientale presentato da Autostrade alla commissione nazionale della Via “è emerso un dato lampante – sottolinea Campi – la città su questi temi continua a essere disinformata. L’incontro pubblico è passato inosservato ai più, fino a che lunedì non è scoppiata la bomba dal ministero, dopo che lo stesso aveva verificato la lettera del Wwf sulla mancata documentazione di Autostrade”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.