Regione. Dopo la chiusura degli ambulatori di radiologia di Via Bainsizza, Via Assarotti e Via Gestro, arriva l’ennesima mazzata, la soppressione dell’ambulatorio radiologico di Via Archimede, presidio territoriale baricentrico e strategico.
I cittadini della Bassa Valbisagno e del centro si trovano così privati di un fondamentale servizio della sanità pubblica. L’unico polo pubblico rimasto è ormai quello di Struppa, pertanto buona parte dell’utenza sarà costretta a rivolgersi alla sanità privata.
“Anziani con difficoltà a spostarsi, donne e fasce deboli – commenta Simone Leoncini (Coordinatore esecutivo reg. SEL) – saranno ancora una volta i primi a fare le spese di questo ennesimo taglio. La Valbisagno è un’area della città con collegamenti carenti, obbligare i cittadini a rivolgersi all’ambulatorio di Struppa è inaccettabile. Sosteniamo con convinzione la battaglia della CGIL-FP contro la chiusura delle radiologie territoriali”.
“Il taglio dei servizi ambulatoriali – prosegue Matteo Rossi (capogruppo reg. SEL) – penalizza in particolare l’utenza femminile. Infatti, per fare uno screening mammografico si dovrà gravare sui centri della Fiumara e di Voltri, allungando ulteriormente le liste di attesa. Presenteremo un’interrogazione a Montaldo per chiedere di tutelare il diritto alla prevenzione primaria, affinché quantomeno sia aperto in zona centrale un nuovo punto di prevenzione di screening mammografico”.