Centri salute, la “benedizione” di Burlando spiana la strada per il primo centro a Genova

claudio burlando

Liguria. La sanità ligure cerca una via d’uscita dalla crisi. Le emergency room dei nosocomi della nostra regione scoppiano, ingolfati molto spesso da quelli che tecnicamente si chiamano codici bianchi, danneggiando soprattutto le vere emergenze: per questo, a otto anni dall’apertura del primo centro salute, ovvero “Alassiosalute”, sembra che il progetto possa finalmente travalicare i confini del Savonese e approdare anche nelle altre province e, in particolare, all’interno della ASL3, quella genovese.

“Si tratta di un’esperienza positiva e ho detto all’assessore Montaldo di spingere sull’acceleratore perché vengano riconosciuti pubblicamente” questo il commento del governatore della Liguria, Claudio Burlando, rilasciato ad IVG.it. Il presidente della Regione, dopo aver constatato i risultati ottenuti dai numerosi centri salute presenti nel Savonese, avrebbe tracciato la strada perché possa finalmente venire “codificata” l’esistenza dei centri stessi.

“In questi giorni leggiamo di medici di famiglia introvabili, di difficoltà ad avere cure di base e, molto spesso, queste sono le ragioni che spingono i cittadini ad andare in ospedale. In questo caso pero’ non solo i centri sono aperti 12 ore al giorno e, nel caso un paziente non trovasse il proprio medico, può essere visitato da un altro dottore, ma molto spesso sono aperti anche il sabato e la domenica, quindi credo che non possano far altro che alleggerire il carico degli ospedali” prosegue Burlando.

“Dobbiamo individuare la veste pubblica, che sancisca in maniera chiara compiti e regole. Per questo ho detto a Montaldo di cercare una soluzione nel più breve tempo possibile” conclude il governatore.

“Vogliamo essere riconosciuti come Centri di responsabilità aziendale dove la governante delle cure territoriali rimane pubblica mentre la gestione dei processi di cura viene affidata ai professionisti che, con autonomia e responsabilità, si impegnano a raggiungere i migliori risultati possibili in termini di efficacia, efficienza ed economicità” spiega il dottor Francesco Bogliolo, ideatore del progetto pilota “Alassiosalute”.

Che i tempi siano maturi perché anche a Genova sbarchi il primo Centro Salute lo dice anche il direttore della ASL2 Flavio Neirotti: “Ho già spiegato ai miei colleghi delle altre ASL liguri i vantaggi e i risultati ottenuti in questi anni grazie ai numerosi centri salute presenti nel nostro territorio e sono convinto che l’esperienza possa essere replicata con successo anche nelle altre province”.

Nelle prossime settimane è in programma un vertice proprio tra Bogliolo, alcuni medici genovesi e il direttore della ASL3, Corrado Bedogni, che potrebbe portare all’apertura del primo centro. Sempre in attesa che dalla Regione arrivino le linee guida e la certezza legislativa che in questi anni non e’ mai stata riconosciuta.

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