Sestri Levante. Il campionato di Eccellenza, non trova pace. In attesa della decisione del giudice sportivo sul caso Arenzano (il club genovese avrebbe fatto giocare Matteo Battaglia, che doveva ancora scontare un turno di squalifica dalla scorsa stagione) che potrebbe anche riscrivere parte della classifica, scoppia il caso dell’Imperia, vice capolista alle spalle del Sestri Levante ed in lotta con il Vado per la promozione diretta in serie D e la qualificazione agli spareggi nazionali fra seconde classificate.
Anzi, è già scoppiata. I giocatori dell’Imperia, dopo il successo in Coppa Italia contro il Sestri Levante e la sconfitta in campionato contro il Rivasamba, hanno alzato la voce chiedendo i rimborsi spese loro spettanti. Inoltre, come primo atto della protesta, la squadra non si è più allenata, attuando una loro forma di sciopero. Inoltre, circolano con insistenza, anche voci di dimissioni del tecnico Alfredo Bencardino.
Insomma, ad Imperia è caos. Anche i tifosi sono sul piede di guerra ed una parte di loro si è autosospesa. Il caos sarebbe nato intorno ad una sponsorizzazione alla società, da parte di un noto imprenditore della zona e, successivamente, sarebbe anche tornata d’attualità la vendita del titolo sportivo, con trasferimento della squadra ad un’altra città. Ovviamente, si tratterebbe di Sanremo.
Intanto, come detto, oggi potrebbe essere il giorno della sentenza sul caso Arenzano con la stessa Imperia e il Sestri Levante alla finestra. I neroazzurri di Ponente hanno pareggiato 3-3 con l’Arenzano e, pertanto, in caso di accoglimento del ricorso, guadagnerebbero 2 punti. I rossoblu di Levante, invece, avevano perso 1-0 in casa e, dunque, si ritroverebbero 3 punti in più in classifica. E ne guadagnerebbero ancora uno sulla diretta inseguitrice, Imperia.