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Calcio, Cogoleto. Giorgio Guerrieri: il 10 dai piedi buoni che batte le punizioni alla Pirlo

Giorgio Guerrieri

Cogoleto. Ex sede di industrie chimiche e siderurgiche, grazie ad un progressivo restyling, Cogoleto è ora una rinomata cittadina turistica, con una lunga passeggiata a mare che, in questi pomeriggi pre-primaverili, è già frequentata da giovani e non, come pure il pittoresco “carruggio” di via Rati. E’ qui, all’edicola, che incontriamo Giorgio Guerrieri, centrocampista offensivo del C.F.F.S.D. Cogoleto.

La mezz’ala granata, classe 1985, è considerata dagli addetti ai lavori uno dei migliori numeri 10 del campionato di Promozione, girone A, dove il Cogoleto è approdato quest’anno.

Circa gli obiettivi della squadra del Presidente Gino Bianchi, ci dice: “Ad inizio stagione il traguardo che ci eravamo posti era il mantenimento della categoria e lo rimane tuttora, anche se, ad un certo punto, dopo la prima parte di torneo giocata ad alti livelli, sembrava potessimo nutrire altre ambizioni. Cogoleto è un bell’ambiente sano e corretto, grazie ad una società seria che ci mette in condizione di esprimerci al meglio delle nostre potenzialità”.

Guerrieri, tifoso milanista e del “Pocho” Lavezzi, ha iniziato la carriera calcistica nelle giovanili del Genoa, dove, in sette anni di militanza, ha affinato le già notevoli doti tecniche. Di quel periodo ricorda con affetto il compianto Mister Parodi: “Maestro molto esigente con noi giovani, ma allo stesso tempo tecnico ricco di grande umanità, che ci ha fatto crescere anche sotto l’aspetto umano”.

Passato alla Sampierdarenese ha esordito in Promozione, indossando quindi le maglie del Vado, della Loanesi (dove nel 2002/03 ha vinto il campionato di Eccellenza), del Borgorosso Arenzano ed infine del Cogoleto.

“Il ricordo più bello resta legato alla squadra arenzanese – continua Guerrieri – quando, sotto la guida di Fabio Fossati, ho partecipato alla cavalcata vincente che, nel giro di quattro anni, ci ha portati dalla Seconda Categoria all’Eccellenza ed al successivo passaggio in serie D. Sono molto legato ai compagni di allora ed in particolare a Lorenzo Anselmo, Mauro Tabacco (ndr, anche lui al Cogoleto), Andrea Amos e Christian Cattardico, avendo condiviso con loro quei magici momenti”.

Il giocatore granata, appassionato della musica italiana, è centrocampista con il fiuto del goal, basti pensare che nello scorso campionato di Prima Categoria ha contribuito con 14 reti alla vittoria del torneo da parte del Cogoleto, centrando il bersaglio in diverse occasioni grazie alla sua specialità: le punizioni. Ottimo esecutore, ha come fiore all’occhiello del suo bagaglio tecnico le così dette situazioni di palla inattiva.

“Nel modulo 4-3-3, con cui giochiamo, sono uno dei tre centrocampisti centrali e gli inserimenti in zona offensiva sono la mia qualità migliore. Di reti belle ne ho realizzate tante, ne ricordo con piacere una segnata col Borgorosso Arenzano nel finale di campionato di Eccellenza ed un’altra col Cogoleto (ndr, autentica prodezza balistica) nel campionato di Prima Categoria 2009/10, contro il San Michele (l’attuale Genovese), sorprendendo il portiere con un tiro da metà campo”.

Ci salutiamo con Guerrieri che  dice di aspirare a rimanere, anche nei prossimi anni, nel Cogoleto, di modo che un ambiente sereno, unito alla cultura del lavoro, possa consentirgli di continuare a giocare a lungo ad ottimi livelli.

Claudio Nucci

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