Genova. Per uscire dalla crisi e dare un nuovo impulso all’imprenditoria e quindi anche all’occupazione, Genova e la Liguria devono puntare sulle rinnovabili e sulla bio edilizia. Questo è quanto emerso dal convegno del Cna, organizzato proprio per creare aggregazione tra le piccole e medie imprese, in modo da formare un nuovo punto di forza per l’economia e la sostenibilità ambientale.
“Un progetto importante e strategico, che rappresenta il futuro della nostra città e della Regione – spiega Alberto Augusti, responsabile del progetto Cna Energia – Il convegno ha lo scopo di unire le piccole e medie imprese di artigiani e far sì che diventino un punto di forza. In Liguria siamo forse gli ultimi, ma soprattutto a causa della conformazione del nostro territorio. In questi ultimi mesi, però, ha visto una grande implementazione dell’installazione di impianti, quindi significa che Genova e la Liguria stanno iniziando a correre”.
Un nuovo modello di sviluppo, quindi, su cui il Cna conta molto. “Puntiamo molto sullo sviluppo delle imprese che vogliono creare economie alternative a quelle tradizionali – dichiara Massimo Giacchetta, presidente Cna Genova – crediamo che Genova possa uscire dalla crisi proprio se punta sulla green economy, sulle energie rinnovabili e su tutti quei settori che consentono di penetrare anche nei mercati internazionali”.
Lo scopo del Cna è quello di formare un’aggregazione di imprese. “Intendiamo creare un’aggregazione di imprese, che porti nuova occupazione anche nel settore delle energie rinnovabili e della bio edilizia – conclude Giacchetta – a Genova e in Liguria siamo indietro, ma soprattutto i giovani cercano di sviluppare questa nuova imprenditorialità, che rappresenta il nostro domani. Per questo speriamo che la Regione e le altre istituzioni siano sensibili, che incentivino lo sviluppo di queste nuove iniziative”.