Regione. Si riapre, in Consiglio Regionale, il dibattito sulla direttiva Bolkestein in merito alle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari.
“Bisogna dare una risposta alla forte preoccupazione degli operatori del settore interessati dalla direttiva europea” ha detto in aula Gino Garibaldi, consigliere regionale del Pdl. A livello nazionale i gestori di stabilimenti balneari sono circa 30 mila, di cui un migliario solo in Liguria. “L’appuntamento del 23 febbraio con il Governo sarà un appuntamento cruciale – dice Garibaldi – non sarà risolutivo, ma comunque cruciale perché darà al Governo e all’opinione pubblica il polso della situazione”.
Il consigliere regionale ha voluto sottolineare in aula che “il turismo balneare rappresenta una realtà strategica, un forte traino per molti altri settori dell’economia . Il comparto è caratterizzato in larga parte da aziende a conduzione familiare, non rivedere il testo del decreto sulle liberalizzazioni vuole dire mettere in ginocchio un settore che conta in Italia oltre 300.000 mila addetti diretti e 1 milioni dell’indotto”.
“E’ necessario – ha continuato il consigliere del Pdl – palesare la volontà politica di uscire dalla direttiva Bolkestein per continuare a far lavorare in deroga anche gli stabilimenti balneari. Liberalizzare deve significare più concorrenza, cioè apertura a nuovi insediamenti balneari, non certo il cambio della guardia nelle aziende del settore. Dobbiamo difendere questa realtà che è tipicamente italiana e specificatamente ligure. Il Governo deve emanare una legge nazionale quadro che contenga misure di salvaguardia delle imprese balneari esistenti e regoli in maniera chiara e definitiva il settore delle concessioni demaniali”.