Alluvioni e percezione del rischio, Tozzi: “I giornalisti devono informarsi di più e meglio”

Mario Tozzi

Regione. Si è aperto questa mattina e proseguirà per tutta la giornata di oggi il workshop “Pericoli Naturali e Percezione del Rischio”, organizzato dalla Regione Liguria al Teatro della Gioventù di via Cesarea a Genova. Il laboratorio si propone di affrontare la complessa tematica delle catastrofi naturali e del controllo del territorio, di grande attualità nella nostra regione dopo le alluvioni di quest’autunno e l’emergenza neve e gelo di questi giorni.

Questa mattina, dopo in breve excursurs cronologico sulle alluvioni più importanti che hanno colpito la nostra regione a partire dal XV secolo, sono state analizzate le caratteristiche meteorologiche di questi eventi. I tecnici del centro meteorologico di Protezione civile della Regione Liguria hanno illustrato gli strumenti attualmente disponibili per prevedere gli eventi potenzialmente catastrofici e l’evoluzione degli studi sui modelli climatici. Nel corso del pomeriggio verrà analizzato nello specifico il rischio idrogeologico della nostra regione.

“Il workshop – spiega Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria – rientra nell’ambito del progetto europeo Risknat, che coinvolge tutta la regione transalpina; in questo modo possiamo imparare anche da quello che fanno le altre Regioni”.

Il laboratorio ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei gionalisti e dell’associazione cronisti liguri e proprio ai giornalisti è dedicato un apposito spazio dove tecnici ed esperti nel campo dei rischi naturali, sono a disposizione degli operatori dei media, a sottolinare il ruolo importante che proprio i giornalisti, soprattutto se adeguatamente preparati, possono svolgere durante questi eventi. “Dalla diramazione delle allerte all’informazione puntuale sui comportamenti di auto-protezione da tenere – conferma Briano – giornali, radio e tv hanno un ruolo importantissimo, soprattutto se possono dare informazioni in tempo reale”.

“La prima cosa che dovrebbero fare i professionisti dell’informazione è documentarsi di più e meglio, perché sono pochi quelli che sanno leggere correttamente un bollettino dell’areonautica militare o un dispaccio della protezione civile” aggiunge il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, volto noto della tv ed ex presidente dell’Ente Parco nazionale Arcipelago Toscano.

“In secondo luogo – prosegue Tozzi – occorre spersonalizzare la descrizione di questi eventi. Non serve a nulla parlare di ‘torrenti assassini’: i torrenti svolgono il loro compito, mentre siamo noi che ci mettiamo in zona di rischio e contuiamo a collocare le nostre città e i nostri insediamenti in luoghi dove non dovrebbero stare”.

Nell’ultima parte della giornata verranno illustrate le procedure di protezione civile, con particolare attenzione ai diversi livelli e alle specifiche competenze dei diversi enti.

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