Regione. “Una decisione saggia, è la conferma che ci si era mossi con eccessiva fretta senza avere un quadro chiaro delle difficoltà per i comuni”.
La Regione Liguria commenta favorevolmente, con l’assessore Raffaella Paita, il rinvio di nove mesi, fino alla metà del 2013, dell’obbligo dell’unione dei comuni sotto i mille abitanti.
E la proroga per gli accorpamenti e le gestioni associate per quelli sotto i cinquemila abitanti.
Il provvedimento fa parte del pacchetto enti locali inserito nella legge Milleproroghe in discussione in questi giorni alla Camera.
La Regione Liguria sta comunque da tempo lavorando, l’ultimo incontro risale a due giorni fa con l’affollata riunione con i comuni del Genovesato, nella sede della Provincia di Genova.
“Stiamo fornendo ai comuni ogni indicazione rispetto a come i comuni si devono muovere, perché per noi l’obiettivo di razionalizzare e definire le loro funzioni.
In Liguria i comuni sotto i mille abitanti soggetti a unioni obbligatorie che godono del rinvio fino al 13 maggio 2013, compresi quelli interessati al prossimo voto amministrativo, sono novantanove.
Nel “Milleproroghe” è previsto anche lo slittamento al 30 settembre 2013 del termine entro il quale gestire in forma associata le funzioni fondamentali per i comuni tra i 1001 e i cinquemila abitanti, in tutto 84.
L’assessore Paita sottolinea l’ottimo risultato raggiunto dal bando per l’assegnazione dei contributi regionale a favore delle forme associative comunali e conferma gli obiettivi delle unioni che comprendono l’integrazione entroterra costa e le iniziative per favorire ambiti che siano in grado di realizzare una gestione efficiente dei servizi, “salvaguardando in maniera forte le prerogative e la cultura delle municipalità”