Tigullio. Due rapine messe a segno nell’arco di breve tempo, con tanto di ostaggi e pistola alla mano. Queste le motivazioni che hanno portato all’arresto dei 5 rapinatori trasfertisti, in manette grazie a un’operazione lunga e delicata, messa in atto dai carabinieri del nucleo investigativo di Genova.
I malviventi avevano preso in ostaggio direttrice ed impiegata dell’ufficio postale di Sestri Levante lo scorso 14. Minacciandole con la pistola, le avevano costrette ad attendere l’apertura della cassaforte a tempo che aveva permesso di mettere a segno un maxi colpo da 17 mila euro.
Nel Tigullio i cinque rapinatori ‘in trasferta’ avevano messo a segno qualche giorno prima anche un’altra rapina da circa 10 mila euro alla filiale della Banca Popolare di Lodi a Rapallo. La banda di professionisti poteva contare anche su un basista ligure che forniva loro alloggio ed appoggio logistico, un imbianchino incensurato, Giulio Palma, di 30 anni, anche lui finito in manette e titolare di un contratto di locazione di un appartamento proprio sopra la banca.
Secondo quando ricostruito dai carabinieri, la gang raggiungeva il capoluogo ligure con auto privato ma per sviare i controlli rientravano con voli aerei ritenuti più veloci e a buon prezzo rispetto al tradizionale treno. I quattro erano tutti originari della periferia di Napoli, a pochi chilometri da Scampia, e avrebbero messo a segno diversi colpi in tutto il Nord Italia. Con il provento dei colpi, durante le trasferte, compravano capi d’abbigliamento firmati. In carcere con l’accusa di rapina aggravata sono finiti oltre a Palma anche Salvatore Micillo, 33 anni considerato il capo-banda, Antino Puca, 22 anni, Antonio D’angelo, 35 anni e Salvatore Cammisa di 27 anni.