Genova. “Come riporta il magistrato Ferdinando Imposimato nel suo libro “Corruzione ad Alta Velocità – Viaggio nel governo invisibile”, la linea Tav Genova – Milano, oggi ridotta al Terzo Valico, oltre a essere un’opera inutile dal punto di vista trasportistico, è nata sotto il segno delle tangenti”. A denunciarlo è il movimento ligure e piemontese No Tav No Terzo Valico.
Nello stesso libro Salvatore Portaluri, che fu per due anni presidente della TAV, dichiara: “Tutti i gruppi imprenditoriali erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi di equilibrio, ma anche questi vengono risolti con la costituzione di un nuovo consorzio per la tratta più incerta, il Cociv per la Milano-Genova. Un consorzio anomalo di sei imprese, costituito il 3 dicembre 1991”.
“Recenti inchieste della magistratura hanno rilevato che la ‘ndrangheta a Genova, oltre a discutere di voti pilotati e appalti, ritiene boccone prediletto ‘il Terzo valico Genova-Milano’ – spiega il movimento – Nella trasmissione ‘Presa diretta’ di domenica 15 gennaio sono emersi con chiarezza questi rapporti fra politica e ‘ndrangheta in merito al Terzo Valico. Chiediamo che si abbandoni questa ‘Grande Opera’ (il cui finanziamento di 6 miliardi è stato ricavato dal taglio delle pensioni e dal declassamento delle linee per i pendolari) e si finanzino, invece, gli interventi veramente utili alla mobilità e alla vivibilità delle città (nodo ferroviario, metropolitane, tranvie, cabotaggio via mare) con contemporaneo ammodernamento e manutenzione delle linee esistenti”.
“Gli organizzatori e i partecipanti al convegno ‘l’avvio dei cantieri del Terzo Valico, un potente traino per il settore delle costruzioni’, che si svolgerà oggi, abbiano il buon gusto di vergognarsi”, concludono i No Tav.