Genova. Le scriventi OO.SS., esprimono le proprie preoccupazioni riguardo il futuro del Terminal Rinfuse Italia di Genova, dove ormai da tempo esiste un calo dei carichi di lavoro non dovuto soltanto alla dismissione della centrale Enel: siamo a conoscenza che lo stesso Terminal continua a rifiutare traffici. Inoltre persistono problemi legati all’autorizzazione di tipo ambientale per poter movimentare le sostanze polverose poi evidenziate dai procedimenti aperti dalla magistratura.
Riteniamo ingiusto che siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze degli insufficienti investimenti fatti da questa proprietà, e rimaniamo in attesa di incontrare i due azionisti della società per cercare di comprendere meglio le loro strategie future su come rilanciare il Terminal e dare le dovute garanzie occupazionali e salariali agli operatori: i quali la prossima settimana inizieranno un periodo di cassa integrazione ordinaria, per 13 settimane, a rotazione per 20 lavoratori sui 44 dipendenti, con un’integrazione salariale da parte dell’azienda.
Le scriventi OO.SS. hanno sottoscritto il verbale della cigo anche in considerazione del fatto che ha carattere temporaneo e che, al termine del periodo e fatto salvo l’eventuale ricorso alla proroga della stessa (come previsto dalla normativa vigente) vi sarà il rientro al lavoro. Abbiamo anche preteso di dare luogo a un incontro in sede aziendale per il monitoraggio del ricorso alla cigo entro la fine del mese di febbraio.
Cogliamo l’occasione per ricordare che all’interno del Terminal lavorano in regime di appalto, ex art. 16 della legge 84/94, i circa 30 soci della Compagnia Pietro Chiesa dove le scriventi sono impegnate a difenderne i diritti.