Tigullio. Le problematiche sulla sicurezza nel Tigullio hanno caratteristiche diverse rispetto a quelle vissute nelle grandi città, ma secondo il Silp Cgil ci sono eccome. “Senza creare allarmismo gratuito occorre non mollare mai la presa su fenomeni che sul territorio ci sono e continuano a crescere. Microcriminalità, sfruttamento della prostituzione, reati contro la persona, infiltrazioni mafiose..sono fenomeni presenti anche su questo territorio che, non dobbiamo mai scordare, durante il periodo estivo raggiunge un numero notevole di abitanti – spiega Roberto Traverso, segretario provinciale Silp Cgil – La carenza di risorse non può giustificare un arretramento della sicurezza sul territorio e invece tale fenomeno è in atto su tutto il territorio della provincia di Genova, quindi anche nel Tigullio”.
“Su quest’ampio territorio le notizie su imminenti e mascherate “riorganizzazioni logistiche” che si stanno rincorrendo impensieriscono non solo gli operatori delle Forze dell’Ordine ma anche tutta la cittadinanza, che da un giorno all’altro corre il rischio di veder sparire a Sestri Levante la Compagnia dei Carabinieri in luogo di una Tenenza e accorpare Stazione Carabinieri nei paesi dell’entroterra”.
“Situazione simile a quella genovese dove il Comando dell’Arma dei Carabinieri, senza coordinarsi con il Questore di Genova ha recentemente annunciato un grave aumento dei reati, ostentando però (curiosamente) disponibilità di risorse (dato confutabile vista la carenza di risorse di TUTTO il Comparto Sicurezza e che sta chiudendo le stazioni di Pegli e Sestri per aprirne una presso il nuovo polo tecnologico degli Erzelli) – dice – In questo momento così delicato occorre difendere i presidi sul territorio altro che chiusure o accorpamenti (anche la Polfer sta soffrendo questo fenomeno)”.
“I due Commissariati di Chiavari e Rapallo hanno competenze territoriali ordinarie e straordinarie (molto delicate anche per riservatezza..) simili a quelle di piccole questure e possono contare su appena 50 unità cadauno:occorre rinforzarli! Non per ultima anche la notizia che il nuovo Palazzo di Giustizia probabilmente non sarà mai inaugurato e che le attuali competenze della Procura passeranno a carico di quella genovese o spezzina. Situazione che aumenterebbe sensibilmente i disagi operativi delle forze dell’ordine e quello di tutti i cittadini del comprensorio, che sarebbero obbligati a onerosi spostamenti – conclude – Per contribuire fattivamente a diminuire l’insicurezza percepita nel Tigullio non occorre soltanto un serio coordinamento tra forze dell’ordine finalizzato a gestire al meglio le risicate risorse a disposizione (evitando le apparenti fughe in avanti evidenziate a Genova in occasione dell’ultima conferenza stampa tenuta dal Comando Provinciale dell’Arma), occorre anche un forte intervento politico bipartisan mirato ad ottenere più personale e mezzi per la Questura di Genova (e quindi anche per il Tigullio), che purtroppo è stata messa nel dimenticatoio per troppi anni (sicuramente dal luglio 2001..) dal Ministero dell’Interno”.