La Cna-Fita si dissocia dal blocco dei tir messo in atto a partire da oggi e fino al 27 gennaio. “E’ un fermo sbagliato, gli autotrasportatori non aderiscano a una protesta che mira solo a strumentalizzare una disperazione latente per altri scopi”.
“Dalla mezzanotte di ieri ci risulta che in alcuni snodi viari in varie regioni sono stati organizzati blocchi del traffico da parte di autotrasportatori e agricoltori che si riconoscono aderenti al movimento denominato “Dignità sociale” – si legge in un comunicato della Cna-Fita -. Il fenomeno ricalca per molti aspetti il movimento Forza d’urto, che ha bloccato la Sicilia per alcuni giorni”.
La Cna-Fita, tra i primi a dissociarsi, “invita gli autotrasportatori a non aderire e soprattutto ritiene opportuno che la presa di distanza sia chiara da parte di tutte le altre associazioni”. “In queste ore la prima preoccupazione è per chi si sta trovando di fronte ad azioni violente che mettono a rischio l’incolumità di chi si trova per strada a lavorare – aggiunge l’associazione -. Ci risulta la presenza di frange estreme che stanno dando vita a tafferugli e scontri. La Cna-Fita invita quindi le forze dell’ordine al massimo controllo possibile per evitare incidenti. E’ chiaro che, nonostante il Governo abbia dimostrato di voler risolvere questioni che si trascinano da troppo tempo, vi è qualche professionista dei fermi che cavalca la disperazione degli autotrasportatori per ragioni d’opportunità. Confidiamo nel Governo affinché sappia in futuro distinguere tra questi tribuni dell’ultima ora e chi cerca di lavorare fattivamente a soluzioni concrete”.