Genova. Per gli spedizionieri il fermo del tir sta portando problemi seri e Spediporto pensa anche all’ipotesi di una class action, proprio per limitare i danni provocati dal blocco che paralizza da tre giorni il porto di Genova.
“A fronte del perdurare del blocco operativo messo in atto – si legge in una nota -, l’associazione sta valutando interventi legali volti alla richiesta di risarcimento dei danni prodotti dall’ illegittimo comportamento posto in essere da chi, in sfregio al pur lecito diritto di scioperare, sta impedendo all’utenza portuale ed ai nostri Associati di poter lavorare garantendo così il servizio ai propri clienti e mandanti”. La situazione, infatti, viene definita “molto difficile, con numerose aziende che sono state costrette a chiedere ai propri dipendenti di usufruire di periodi di ferie o di permessi per limitare il più possibile il danno economico”.
A oggi, infatti, sono alcune centinaia le case di spedizione che non possono operare normalmente con riflessi e danni economici ingentissimi per il comparto. Spediporto, quindi, invita i propri associati e, per loro tramite i mandanti, a fornire tutta la documentazione in loro possesso comprovante i maggiori costi sostenuti a causa del fermo e gli eventuali danni prodotti dallo stesso.