Sampdoria: i numeri della crisi e l’irritazione di Sensibile

pasquale sensibile

Genova. Il girone d’andata della serie B si è chiuso, quello di ritorno è appena all’inizio. E’ d’obbligo tirare un bilancio su questa stagione blucerchiata. I risultati, com’è facile immaginare, non saranno confortanti.

Ad oggi i blucerchiati sono undicesimi, a pari punti con il Cittadella. Questo dato, con tutto il rispetto per la formazione padovana, dice già tutto. A settembre sembrava che per la Samp il ritorno in A fosse una passeggiata, ora i primi due posti (quelli che danno l’accesso diretto alla massima serie) sono distanti 16 punti.

La Samp, soprattutto in casa, non vince molto, per lo più pareggia: 12 pari in 23 partite e probabile record europeo. I gol fatti sono 29, quelli subiti 21. Numeri che parlano chiaro: il Doria segna tendenzialmente un pò meno delle avversarie, subisce poco di più. Naturale, quindi, che i pareggi siano così tanti. Insomma, gli sforzi per segnare si annullano di fronte a qualche svarione difensivo.

Quello che preoccupa di più, e che le statistiche non dicono, è la situazione del gioco. Centrocampo nullo, tanti lanci lunghi e poco movimento. In quella linea mediana con molta corsa, manca una sola cosa: il fosforo. Trovarlo non sarà facile ed onestamente sembra che gli ultimi acquisti non lo abbiano procurato.

E poi c’è il clima, che è sempre pesante: Sensibile oggi ha risposto nervosamente a chi gli chiedeva quali sono i problemi della squadra.

“Se si sapesse come vanno le cose prima, nessuno sbaglierebbe -ha detto il direttore sportivo. L’anno scorso Piovaccari ha salvato il Cittadella, qui ha trovato difficoltà. Trovo le critiche troppo esasperate, ma noi dobbiamo mantenere la serenità. Prima di venire qui sapevo che il lavoro sarebbe stato duro, non lo immaginavo però di questo tipo. Non critico chi mi critica oggi, ma bisogna mantenere la coerenza. Se le cose andranno bene sono sicuro che ci sarà chi salirà sul carro del vincitore”.

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