Rapallo. “Il progetto telecamere, annunciato in pompa magna dall’amministrazione comunale e dall’Assessore leghista Puggioni, ci sembra una pessima trovata di fronte alla crisi e ai problemi di Rapallo: i nostri soldi (1 milione di euro?) vengono usati per controllarci come se fossimo dei delinquenti, con la scusa che la città intera si trova in piena emergenza sicurezza, mentre in realtà l’aria è irrespirabile, i costi dei trasporti sono sempre più alti, manca lavoro e la scuola pubblica e i centri sportivi stanno cadendo a pezzi”, dichiara Andrea Carannante, candidato sindaco per il Pcl.
“Mapperemo le istallazioni e proporremo ai cittadini e agli ospiti percorsi liberi e alternativi, come si faceva una volta con i sentieri sicuri, segnaleremo ogni uso improprio e abuso del sistema di videosorveglianza – prosegue – A Rapallo si vuole riprodurre in piccolo l’idea di società che piace tanto ai padani della Lega Nord, quella in cui il diverso non può avere cittadinanza, dove gli immigrati sono solo ed esclusivamente macchine per il lavoro, dove i diritti dei cittadini sono solo impedimenti all’economia, dove l’ambiente è un ostacolo al progresso, dove le strade devono essere fatte di consumatori manovrati dal pensiero unico”.
“Perché i soldi pubblici non vengono utilizzati per creare strutture per i giovani o per creare progetti realmente utili alla cittadinanza e ai suoi bisogni di aggregazione e attività sportive? Strutture e progetti che permettano di vivere Rapallo e non di dover stare tutti chiusi in casa controllati da telecamere, per paura non si sa di chi e non si sa di cosa”, conclude.