Qualità della vita, indagine ItaliaOggi: Genova in coda, all’80mo posto su 103

via Luccoli

Genova. Uno sprofondamento per Genova nel Rapporto Qualità della vita 2011 di ItaliaOggi e Università La Sapienza, pubblicato sul quotidiano domani in edicola. Si trova infatti al posto numero 80, perdendo ben 22 posizioni rispetto al piazzamento precedente. Se nel passaggio dal 2009 al 2010 aveva guadagnato timidamente una posizione, salendo a 58esima, l’anno appena trascorso la vede precipitare al fondo della classifica che prende in esame 103 realtà territoriali.

Il rapporto di ItaliaOggi è uno strumento di monitoraggio della qualità della vita che impiega una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un’architettura caratterizzata da nove dimensioni d’analisi – affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita – 17 sottodimensioni e 93 indicatori di base.

Sulle oltre cento province analizzate si riscontra un arretramento dei valori presi a parametro per la rilevazione. Nel 2011 sono 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile. Diventano maggioranza le province (58 contro le 48 del 2010) in cui la qualità della vita risulta scarsa o addirittura insufficiente.

Con l’Italia meridionale e insulare che resta confinata negli ultimi posti. A chiudere la classifica, fanalino di coda è per il 2011 Trapani (terz’ultima nella precedente indagine). La città siciliana precede Napoli che sale di un posto, attestandosi al penultimo posto dopo la maglia nera delle ultime due precedenti edizioni del rapporto.

I grandi centri si attestano a metà classifica: Roma si piazza al 51esimo posto (salendo dal 57), Milano è ora al 46esimo (era 49esima), Torino passa al 47esimo (dal 51). In controtendenza Bologna, che scende dal 21esimo al 40esimo posto e Firenze (dal 31esimo al 42esimo).

Nell’anno appena trascorso, la qualità della vita scarsa o insufficiente riguarda 9 province del Nordovest, 3 del Nordest, 1 provincia dell’Italia centrale e le 36 province del Mezzogiorno. Le aree in cui, invece, si vive meglio sono nell’arco alpino centrale e orientale, nella Pianura Padana e nell’Appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana e Marche.

Ma è un quadro a macchia di leopardo, dove ci sono aree del paese del nordovest in difficoltà. Male ancora, come nel 2010, le province che vanno dal litorale adriatico meridionale a parte dello Ionio fino a estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, con una scarsa o addirittura insufficiente, qualità della vita.

Il salto verso il basso di Genova nella classifica è una caduta libera lungo 22 posizioni, segno del peggioramento notevole della qualità di vita nel suo complesso.

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