Genova. Agg.h.18.55. Continua la protesta dei tassisti genovesi che da oltre 24 ore hanno bloccato il centro cittadino con le loro auto, in attesa di novità dal tavolo romano tra sindacati e governo. Il traffico per mezzi pubblici e privati è deviato in via Carducci e largo XXV Ottobre. La circolazione è difficile su tutte le direttrici cittadine.
“Per noi questa è una categoria che ha sofferto, come la città, della caduta dei posti di lavoro, del fatto che abbiamo meno di quello che avevamo qualche anno fa. Non c’é bisogno di liberalizzare le licenze c’é bisogno di farli lavorare”. Lo ha detto la sindaco Marta Vincenzi oggi ai circa 450 tassisti che da ieri pomeriggio occupano via Xx Settembre e piazza De Ferrari in attesa di ricevere notizie da Roma in merito ai nuovi provvediemnti del Governo Monti sulle licenze.
“Bisogna che le liberalizzazioni non siano usate come una clava – ha detto ai tassisti riuniti in assemblea permanente la Vincenzi, megafono alla mano – e noi abbiamo bisogno di un federalismo vero. Abbiamo smesso di parlarne pensando che fosse il federalismo di cui parlava Bossi, ma il federalismo vero significa far decidere i territori. Ma l’equilibrio nelle città si tiene a seconda di come riusciamo a mantenere la capacità di innovare” ha concluso.
Via XX Settembre è completamente bloccata al traffico. I tassisti, infatti, da questa mattina hanno ripreso il concentramento, prima in piazza De Ferrari e poi in via XX, dove ora regna un silenzio quasi irreale, senza neppure il rumore degli autobus.
A Genova i taxi sono 879, 1050 nella Provincia, e 1300 in Regione. “Tutte queste famiglie rischiamo di finire in rovina, ma anche i cittadini potrebbero essere penalizzati – prosegue Giacobinelli – Liberalizzare, infatti, potrebbe anche voler dire liberalizzare le tariffe, che ora sono controllate dai Comuni. Forse il governo pensa di attaccare noi perché ci vede deboli e ognuno per conto proprio, ma invece abbiamo ampiamente dimostrato di essere uniti più che mai e non molleremo. Prima di liberalizzare noi, che diamo un servizio senza costare nulla alla comunità, ci sono tante altre cose da fare e liberalizzare”.