Prè. Erano già appostati in zona dall’ora di pranzo gli agenti del Commissariato Prè, che ieri, giocando d’anticipo, hanno sorpreso uno spacciatore senegalese di ventuno anni, fermandolo all’angolo di Vico Secondo dello Scalo con 6 involucri di cocaina e tre telefonini dalla suoneria incessante e pieni di numeri di clienti.
L’extracomunitario, nonostante la giovane età, ha dimostrato di avere un importante giro di smercio, viste le continue chiamate sul trio di telefoni sequestrati dai poliziotti. Singolare anche il contenuto delle conversazioni; solo numeri usati come codici, pattuiti con la selezionata clientela di cocainomani abituali, che si è limitata a dire all’interlocutore un semplice “dammi un tre” oppure un “dammi un cinque” per perfezionare l’ordine.
Lo spacciatore “manager”, che per accontentare i suoi clienti di calcoli ne deve aver fatto tanti, ieri, però, non ha tenuto conto della presenza degli agenti. L’individuo, ormai accerchiato, con mossa fulminea, ha ingenuamente ingoiato la droga che nascondeva in tasca, gesto inutile che gli è costato, oltre all’arresto, anche il ricovero in ospedale, dove in serata gli infermieri hanno recuperato ben 17 confezioni di cocaina (gr. 7,65).