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Pallanuoto femminile, Europei: l’Italia supera la Germania; nei quarti avrà l’Olanda

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Recco. L’Italia batte la Germania per 18 – 12, chiude il girone B dietro la Grecia e davanti alla Spagna e si qualifica ai quarti di finale dei campionati europei, in svolgimento ad Eindhoven. Martedì alle 20,30 le azzurre affronteranno l’Olanda in una sfida particolarmente difficile, sia sotto il profilo ambientale sia tecnico.

La squadra di casa, terza nel girone A, ha perso con le campionesse europee della Russia e con l’Ungheria solo nel finale, subendo in entrambe le occasioni il ritorno delle avversarie negli ultimi due minuti. Allenata da Mauro Maugeri, tecnico cui è legata l’ultima medaglia internazionale del “setterosa”, d’argento a Belgrado 2006, ha un gioco intenso, fisico e buone tiratrici.

L’Italia, però, ha da riscattare due delle più concenti delusioni degli ultimi anni: l’eliminazione ai quarti di finale delle Olimpiadi di Pechino ai tiri di rigore (13 – 11; 8 – 8 regolamentari e 0 – 0 supplementari) il 17 agosto 2008 e la finale persa 14 – 12 per la medaglia di bronzo agli Europei di Zagabria il 10 settembre 2010. Date lontane, ma freschissime nella memoria delle italiane. Chi vincerà affronterà in semifinale la Russia, prima nel girone A a punteggio pieno, campione d’Europa da Belgrado 2006 e sempre sul podio da Prato 1999. L’altro quarto di finale è tra Ungheria e Spagna; la vincente affronterà la Grecia campione del mondo.

Contro la Germania, l’Italia soffre il pressing e la fisicità delle rivali che, subito l’1 – 0 di Bianconi su rigore, ribaltano il punteggio con Kruszona e Kern, abile a superare una Gigli incerta. Le azzurre però non si scompongono, cercano di aprire la difesa tedesca e ne traggono immediatamente beneficio. Le reti in sequenza di Aiello ed Emmolo in superiorità numerica e di Casanova, servita ai due metri da Di Mario, segnano il primo doppio vantaggio, ricucito però da due centri di Blomenkamp.

Siamo già nel secondo tempo, parziale in cui l’Italia prende il largo e raggiunge addirittura il + 5 grazie a due rigori procurati da Frassinetti (suo anche il primo) e realizzati da Bianconi e Di Mario; alle superiorità numeriche trasformate da Abbate e Bianconi, rispettivamente autrici anche della polombella dell’8 – 5 e di un fendente dal perimetro per l’11 – 6, massimo vantaggio. A segno pure Queirolo (9 – 5) tra le reti di Zollner (6 – 5) e Blomenkamp (9 – 6) in superiorità numerica.

L’Italia gioca con determinazione, sfugge alle prese tedesche, continua a collezionare vantaggi numerici (a metà partita addirittura già 11) e alimenta il gap. Frassinetti (12 – 6), Cotti (13 – 7), Aiello (14 – 8) e Casanova, servita ai due metri da Bianconi per la rovesciata del 15 a 8, portano l’Italia sul + 7, poi ridotto da Kern che chiude il parziale sul 15 – 9. In precedenza la tedesca aveva già segnato il 12 – 7 in superiorità numerica e Blomenkamp aveva accorciato sul 13 – 8.

Nell’ultimo tempo le azzurre amministrano il vantaggio e rispondono con due reti di Lapi e una di Rambaldi Guidasci a Wengst, Blomenkamp e Kuszona per il 18 – 12 finale.

“Abbiamo disputato una buona partita – commenta Conti -, giocando in modo pulito e conservando energie per la seconda fase. Stiamo studiando molto gli arbitraggi attraverso la video-analisi per essere sempre più abili ad addattarci al metro di giudizio. Giocare con squadre come la Germania è molto insidioso. Se affrontate senza la necessaria attenzione si rischia la brutta figura. Invece siamo stati bravi ad aggredirla e a sfruttare i suoi punti di debolezza. Il bilancio della prima fase è positivo. Abbiamo tenuto testa alle campionesse del mondo e battuto Spagna e Germania realizzando molte reti e con più alternative offensive. A volte ci manca la continuità, ma stiamo crescendo”.

“Abbiamo provato schemi e movimenti della nuova zona che stiamo applicando – afferma Bianconi -, ottenendo indicazioni che potrebbero servirci contro l’Olanda. Affronteremo una squadra potente, composta da atlete che sanno giocare in tutti i ruoli e danno pochi riferimenti. Saranno determinanti la continuità e la difesa sugli esterni. Sono abilissime tiratrici e non hanno paura. Anche noi siamo cresciute molto in questo fondamentale. Ci sentiamo più sicure, soprattutto quando risciamo ad aprire la difesa avversaria col doppio centro, coi movimenti sugli esterni e con le entrate. Dovremo nuotare tanto, sgusciare alle loro prese, eludere il pressing e adattarci immediatamente all’arbitraggio. Sappiamo che sarà dura, che avremo una piscina contro. Ma desideriamo riscattare le ultime delusioni”.

Il tabellino:
Germania – Italia 12 – 18
(Parziali: 3 – 4, 3 – 7, 3 – 4, 3 – 3)
Germania: Ahrens, Krieter, Steinhauer, Bianca Seyfert, Blomenkamp 5, Anja Seyfert, Kruszona 2, Kern 3, Stiefel, Wengst 1, Gelse, Zollner 1, Lueg. All. Reinmann.
Italia: Gigli, Abbate 2, Casanova 2, Aiello 2, Queirolo 1, Lapi 2, Di Mario 1, Bianconi 4, Emmolo 1, Rambaldi Guidasci 1, Cotti 1, Frassinetti 1, Gorlero. All. Conti.
Arbitri: Stajkovic (Mkd) e Alexandrescu (Rou).
Note: uscite per limite di falli Abbate a 1’08” del terzo tempo, Di Mario a 0’18”, Wengst a 3′ e Zollner a 7’40” del quarto tempo; superiorità numeriche 6 su 10 per la Germania, 7 su 11 più tre rigori segnati per l’Italia 7/11.

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