Genova. Non sono servite le 35 mila firme raccolte nella sola Genova da un comitato trasversale che riuniva diverse forze politiche, da Sel alla Fondazione Oltremare di Enrico Musso, passando per Idv e altre associazioni attive sul territorio: il referendum per l’abrogazione della legge Calderoli ha incassato una doppia bocciatura dalla Consulta.
I quesiti per abbattere la così detta legge “Porcellum”, sono stati respinti dalla Corte Costituzionale dopo un giorno e mezzo di camera di consiglio.
“La Corte costituzionale – si legge nel comunicato – in data 12 gennaio 2012, ha dichiarato inammissibili le due richieste di referendum abrogativo riguardanti la legge 21 dicembre 2005, n. 270 (Modifiche alle norme per l’elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica). La sentenza sarà depositata entro i termini previsti dalla legge”. Bocciati entrambi i quesiti presentati dal comitato promotore del referendum: quello che chiedeva l’abrogazione totale della Calderoli, sia quello che ne chiedeva l’abrogazione in parte.