La Sampdoria risorge a Padova: 2 a 1 per i blucerchiati

Sampdoria - Esultanza al gol di Nicola Pozzi

Padova. Comincia così quello che molto probabilmente è il dopo Angelo Palombo. Edoardo Garrone che lo congeda proprio poco prima della partita contro il Padova e Beppe Iachini che decide di relegare il capitano in panchina. Come era già successo con Gianluca Atzori.

Iachini sorprende per le sue scelte: Romero in porta, la linea difensiva con Berardi, Gasteldello, Rossini e Castellini, ma è sulla linea del centrocampo e dell’attacco che sorprende, Padalino utilizzato come interno, chiavi del centrocampo al giovane Obiang affiancato da Kristicic, Juan Antonio trequartista, Pozzi e Bertani (confermato quando tutti lo davano fuori).

La Sampdoria parte con piglio, ma preferendo alle palle basse gli spioventi per Bertani. La linea dei tre centrocampisti sembra almeno garantire dinamismo. Il primo tiro in porta arriva proprio dai blucerchiati: al 7’ sinistro debole di Bertani, para Pelizzoli.
Dopo il finale trilling la Samp in partenza sembra riuscire ad attutire meglio e con personalità la veemenza padovana. Il primo pericolo del secondo tempo arriva dai piedi di Hellenius neo entrato, forse partito in fuorigioco.
Al 11’ la Sampdoria trova il raddoppio: lungo lancio di Romero che Bertani raccoglie, punta l’uomo e poi con un destro a girare, palla che tocca il palo interno e gol. 2 a 0.
Un macigno per il Padova che però riesce a trovare subito il gol che concede vigore e forza: è Bovo a battere imparabilmente dai venti metri Romero.
La Samp soffre, Obiang è costretto a caricarsi di un’ammonizione. 21′ st Ammonito Obiang. I dieci minuti più difficile della partita si chiudono con l’espulsione dello stesso Bovo, autore del gol, mandato via dall’arbitro Maurizio Ciampi per proteste.

Al 30’ Iachini cambia le carte in tavola: Pozzi che stava cominciando ad accusare la fatica delle sgroppate anche per aiutare il centrocampo esce e al suo posto entra Piovaccari. Il Padova gioca più con rabbia che con raziocinio.

Prima dello scadere per la sofferta vittoria blucerchiata Piovaccari spreca almeno tre buone occasioni per chiudere il match sul 3 a 0.

Il Padova non si fa intimorire e prova a mettere in difficoltà la Samp soprattutto con Ruopolo. Da un errore di Berardi Gastaldello è costretto a fare fallo per bloccare la ripartenza veneta. Ammonito il capitano blucerchiato.
Il Padova cresce e comincia a far male soprattutto sulle fasce. La Sampdoria si difende più con vivacità che con ordine, ma nel primo quarto d’ora Romero non è mai costretto a fare parate decisive.

Al 18’ Samp in vantaggio: lancio di Krsticic, aggancio di Bertani che fa rivedere giocate che da un po’ non ripeteva, salta l’uomo in una zolla di spazio, passo doppio, appoggia dietro a Nicola Pozzi che in rimorchio butta dentro. Corsa verso la panchina e abbraccio con Iachini e Palombo.

Un minuto dopo, tegola: Padalino si infortuna, probabile risentimento muscolare. Entra Angelo Palombo. Il vantaggio dà fiducia, lì davanti Pozzi e Bertani riescono ad arpionare anche palloni sporchi e a renderli pericolosi. Il Padova in difficoltà e non riesce a ripartire. Nel momento migliore la Samp prende un pericolosissimo contropiede che Lazecic non sfrutta. Sul finale del primo tempo la Sampdoria rischia un po’ e va in affanno: prima con Ruopolo e poi con Cutolo. Bene Romero a tenere il vantaggio.

Dopo il finale trilling la Samp in partenza sembra riuscire ad attutire meglio e con personalità la veemenza padovana. Il primo pericolo del secondo tempo arriva dai piedi di Hellenius neo entrato, forse partito in fuorigioco.
Al 11’ la Sampdoria trova il raddoppio: lungo lancio di Romero che Bertani raccoglie, punta l’uomo e poi con un destro a girare, palla che tocca il palo interno e gol. 2 a 0. Un macigno per il Padova che però riesce a trovare subito il gol che concede vigore e forza: è Bovo a battere imparabilmente dai venti metri Romero.

La Samp soffre, Obiang è costretto a caricarsi di un’ammonizione. 21′ st Ammonito Obiang. I dieci minuti più difficile della partita si chiudono con l’espulsione dello stesso Bovo, autore del gol, mandato via dall’arbitro Maurizio Ciampi per proteste.

Al 30’ Iachini cambia le carte in tavola: Pozzi che stava cominciando ad accusare la fatica delle sgroppate anche per aiutare il centrocampo esce e al suo posto entra Piovaccari. Il Padova gioca più con rabbia che con raziocinio.

Prima dello scadere per la sofferta vittoria blucerchiata Piovaccari spreca almeno tre buone occasioni per chiudere il match sul 3 a 0. Risutalto davvero importante, vittoria che mancava da troppo tempo e classifica che si stava allungand. Una liberazione.

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