La Sampdoria e la nuova impresa: ripartire dopo Gubbio

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Bogliasco. Beppe Iachini dice che la sua squadra è imprecisa nei passaggi-chiave e che comunque rimane tra le prime difese del campionato.

Forse è troppo ottimista. Le sue dichiarazioni hanno certo un fondamento, ma non possono spiegare tutto. La Sampdoria esprime un gioco troppo povero, non sa mai cosa fare del pallone quando se lo trova tra i piedi.

Per scomodare Ennio Flaiano “ha poche idee, ma confuse”. E sembra improbabile che il problema sia davanti, in attacco. Se le punte non sono rifornite adeguatamente dal centrocampo, il loro impiego è pressoché inutile.

E’ una cosa già detta e ridetta: serve qualità in mezzo al campo e nè Juan Antonio, nè Eder potranno garantirla, semplicemente perché giocano più avanti. Accertato che il mercato non ha risolto il problema, ora però la Samp deve ripartire.

Non sarà facile, perchè quella di Gubbio, sterile 0-0, è stata una trasferta che assomiglia ad una sconfitta. Per carità, sul quel campo ha perso anche il Torino, ma tirando in porta comunque più del Doria. Dovrà però ripartire per forza, se non vuole concludere nel modo più incolore un campionato già abbastanza opaco.

Nessuno si consoli, quindi, con l’impenetrabilità della difesa. Lo scopo del calcio è solo uno, segnare nella porta dell’avversario.

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