Le associazioni di consumatori hanno raggiunto l’accordo con Costa Crociere sul risarcimento per ogni passeggero. L’unica voce fuori dal coro è quella del Codacons, che contesta l’accordo e considera l’importo di 14 mila euro “un’elemosina da non accettare”.
“Si tratta di una elemosina che i passeggeri non devono assolutamente accettare – afferma il Presidente del Codacons Carlo Rienzi -. E’ assurda poi la distinzione contenuta nell’accordo tra chi ha subito danni fisici e chi invece non ha riportato ferite: i danni fisici, infatti, sono anche quelli di tipo fisiopsichico, non solo fratture o lesioni fisiche tangibili. Per questo invitiamo i passeggeri della Concordia a sottoporsi a visite mediche che certifichino lo stress psicofisico subito ed eventuali effetti psichici permanenti, che darebbero loro diritto a risarcimenti ben superiori”.
Il Codacons rivolge un appello ai naufraghi del Giglio: “non accettate l’accordo in questione e non firmate alcunché. L’unica strada per ottenere risarcimenti proporzionati al danno subito è aderire alle azioni legali avviate dall’associazione in Italia e negli Usa”.