Genova. I taxi riprendono regolare servizio in città: terminato il presidio organizzato oggi in Piazzale Kennedy, le auto bianche ritornano a percorrere le strade genovesi pur mantenendo lo stato di agitazione.
I tassisti aspettano la pubblicazione ufficiale del decreto sulle liberalizzazioni e gli eventuali chiarimenti sui punti caldi della protesta: le licenze part time, per fare un esempio, e la costituzione dell’Authority, l’ente preposto alla concessione delle licenze.
“Stiamo parlando di un decreto molto generalista – spiega Walter Centanaro, presidente della cooperativa taxi genovese – su cui abbiamo più di una perplessità. Tra decreti attuativi e disegno di legge vorremmo capire che potere avrà l’Authority rispetto agli enti locali, le nostre future modalità di interlocuzione e soprattutto se questa nuova misura non entrerà in conflitto con la riforma del titolo V della Costituzione”.
Trasporto pubblico e servizio taxi, come da norma, sono infatti appannaggio degli enti locali. “Si parla tanto di federalismo e invece vanno a togliere uno dei pochi poteri effettivi in mano ai sindaci- sottolinea Centanaro – senza considerare un altro punto fondamentale: ogni territorio ha la sua specificità, invece, in questo decreto i criteri di proporzione e ragionevolezza non sono stati presi in considerazione”.
Se sia pace o tregua armata lo si capirà solo nei prossimi giorni. Al momento a Genova permane lo stato di agitazione della categoria “con modalità che per ora non prevedono né presidi nè manifestazioni”. Una volta pubblicato il decreto, i tassisti premeranno “per ispirare i nostri parlamentari a emendare un decreto che non vogliamo stravolgere ma che certo non ci accontenta” oppure in caso di scarso margine di intervento, le auto bianche torneranno molto probabilmente a fermarsi.