Economia

Genova, saldi invernali al via: a caccia di occasioni contro la crisi

Genova. E’ partita anche a Genova la tradizionale corsa allo shopping dei saldi invernali 2011. Quest’anno l’ora X e’ scoccata insieme quasi dappertutto con la decisione di allineare la data di inizio delle vendite a prezzo ridotto. Un’occasione ghiotta per i consumatori e soprattutto per i commercianti, che puntano proprio sui saldi per rifarsi dei guadagni in calo del Natale appena trascorso.

Per qualcuno i saldi sono partiti malissimo. “Non c’è paragone rispetto agli anni scorsi”, spiega a Genova24.it un commerciante della centrale Piazza Campetto. “Lo può vedere lei stessa”, dice indicando il locale semivuoto. “La gente non si è fatta vedere, gli anni scorsi durante il primo giorno di saldi avevamo il negozio pieno. Speriamo la mancanza di clienti sia dovuta al fatto che oggi è un giorno feriale. Domani forse andrà meglio”.

Se tra le botteghe del centro storico l’atmosfera è quella di un giorno qualsiasi, la gente si è invece precipitata a comprare capi di abbigliamento scontati nei grandi negozi di Via Venti Settembre. “Abbiamo trovato offerte molto buone”, dicono numerosi avventori genovesi. “Non ci sono grandi differenze rispetto gli anni scorsi, io ho già fatto i regali per l’anno prossimo”, dice qualcun’altro, sbandierando sacchetti pieni di merce.

Secondo Confcommercio, la crisi economica non modifica sostanzialmente l’atteggiamento degli italiani verso i saldi: quasi sette italiani su dieci, infatti, non mancheranno all’appuntamento. E quest’anno, provvedimento inserito nella manovra correttiva del Governo Monti, i negozi saranno liberi di poter tenere aperto durante i giorni festivi, a cominciare da domani, festa dell’Epifania. I consumatori genovesi ne sono entusiasti: a loro parere, gli orari liberi dei negozi sono un’opportunità in più.

Tra gli acquisti più gettonati ci sono capi di abbigliamento (cappotti, maglioni, pantaloni, giacche, ecc.) e calzature, almeno secondo le intenzioni di spesa; il 68,1% dei consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno) e la quasi totalità delle imprese (96,5%) proporrà ai consumatori uno sconto medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%; per quanto riguarda la qualità dei prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l’85% pensa che la varietà sia ”molto” o ”abbastanza” buona.

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