Genova. Abitazioni, negozi, automobili e un’associazione: nella giornata di ieri i ladri si sono scatenati agendo da una parte all’altra della città. Il bottino più ingente lo hanno ottenuto svaligiando un appartamento a Castelletto.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i soliti ignoti hanno asportato una collezione di argenteria antica per un valore di circa 20 mila euro. A scoprire il colpo è stata la proprietaria, un’architetta genovese di 58 anni, al suo rientro casa. La donna ha trovato la porta d’ingresso forzata e la casa svaligiata. I ladri oltre a visitate l’appartamento della professionista hanno fatto razzia anche nella casa vicina, rubando oggetti del valore di alcune migliaia di euro. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della scientifica a caccia di impronte o tracce lasciate dai ladri.
Colpo fallito invece in un’abitazione di Via Castagnevizza, dove i topi d’appartamento hanno tentato di forzare la porta finestra che dà accesso al terrazzino di un’abitazione, ma hanno desistito allontanandosi, perché disturbati. Il sopralluogo degli agenti ha consentito di recuperare un cacciavite di grosse dimensioni, abbandonato durante la fuga.
In mattinata la volante del Commissariato Foce ha svolto un sopralluogo di furto in un bar di via Cravero, la cui porta d’ingresso risultava forzata: mancava all’appello l’apparecchio cambiamonete e 50 euro di fondo cassa.
Sempre ieri, verso l’ora di pranzo un quarantanovenne genovese ha riferito agli agenti della questura di aver trovato il vetro della sua autovettura, posteggiata sotto casa, infranto. Nella macchina mancava inoltre una borsa in tela contenente circa 3.000 euro, incasso di alcune slot-machine che l’uomo è incaricato di raccogliere, per conto della ditta per cui lavora, e che aveva inavvertitamente lasciato nell’autovettura.
L’ultimo furto è avvenuto, non senza una certa destrezza, in un’associazione sportiva di via Pittaluga, poco dopo le 22. La segretaria dell’associazione ha raccontato ai poliziotti di aver accolto due ragazze una delle quali, con la scusa di cercare la sorella, si era diretta senza autorizzazione verso le sale interne. La donna allora, per fermarla, l’aveva rincorsa e, in quel frangente, la complice ne aveva approfittato per rovistare nella borsetta e nel cassetto della scrivania, rubando dalla una banconota da 50 euro e un portafoglio dell’associazione, contenete 1000 euro.