Genova. Morì a 28 anni, il 12 settembre 2006, mentre viaggiava sulla sopraelevata di Genova a bordo del suo motociclo. Si chiamava Elektra Piras e perse la vita anche a causa dei guardrail, che in quel punto erano taglienti e con i bordi diritti. Per la vicenda furono indagati sei persone, ex assessori comunali, dirigenti di Aster e del comune di Genova.
Oggi il pm Luca Scorza Azzarà ha chiesto il non luogo a procedere nei loro confronti. La richiesta è avvenuta nel corso dell’udienza preliminare davanti al gip Silvia Carpanini, che si è riservata di decidere sul rinvio o meno a giudizio degli indagati per omicidio colposo.
Il pm, in un primo tempo, aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, alla quale si opposero i parenti della giovane vittima. Il gip Roberto Fucigna, il 24 ottobre del 2010, dispose allora un esperimento giudiziale per visionare il guardrail nel tratto in cui avvenne l’incidente e verificarne la regolarità. Fu evidenziata una differenza sostanziale tra quelli costruiti nel 1964, presenti nel tratto in cui perse la vita la ragazza e quelli sostituiti negli anni successivi.
Il procedimento a carico dei sei indagati è proseguito fino ad oggi, quando la decisione del pm sembra aver posto fine a questa tragica storia.