Cronaca

Genova, Bianchi (Coisp): “Non sottovalutare il problema sicurezza in città”

Matteo Bianchi - Coisp

Genova. Accoltellamento a Sampierdarena, quello a Rivarolo in via Certosa, e ancora Sestri Levante. Episodi di violenza, che si uniscono ad altri avvenimento che la cronaca negli ultimi mesi ha dovuto raccontare.

“Non c’è affatto da scherzare con l’escalation di violenza che continua a coinvolgere il Centro Ovest della città, in particolar maniera il quartiere di Sampierdarena, senza dimenticare le croniche piaghe del centro storico genovese alle quali bisogna continuare a prestare la giusta attenzione e considerazione”. Lo dice il leader provinciale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, Matteo Bianchi:” E’ chiaro che per la sicurezza, ma come del resto per tutto il paese, il momento è molto delicato a causa dei tagli attuati, però non è neanche pensabile che si continuino ad attuare i soliti servizi d’emergenza supportati dalle solite persone. Se vi sono esigenze diverse, che di fatto riguardano l’ordine pubblico, riteniamo necessario coinvolgere anche altre figure specialistiche, nello specifico i reparti inquadrati delle forze dell’ordine, come del resto avviene in altre realtà del nostro paese”.

“Appare indispensabile – prosegue Bianchi – l’utilizzo di questi contingenti specializzati nell’ordine pubblico in aeree interessate da criticità di tal genere: appare assurdo continuare sulla strada attuata che di fatto aggrava di ulteriore lavoro quelle unità che quotidianamente garantiscono il normale funzionamento dell’apparato Polizia in una città come Genova, è chiaro che ognuno debba svolgere le proprie mansioni per non aprire altre pericolose porte alla criminalità”.

Bianchi conclude infine: “E’ chiaro che anche questo Governo fin ora non ha dimostrato contezza di cosa voglia dire la parole Sicurezza, andando ad aggravare ulteriormente il lavoro, come dimostra il caso del decreto svuota carceri, che obbliga le forze dell’ordine a tenere gli arrestati anche per 48 ore nelle camere di sicurezza delle caserme, distogliendo di fatto personale dal controllo del territorio e di fatto a pagare sono sempre quei contribuenti inermi che chiedono e pretendono a gran voce sicurezza”.

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