Milano. Massimo Moro, 38 anni e tifoso del Genoa, non è in pericolo di vita. La notizia arriva direttamente dai parenti dell’uomo, rimasto gravemente ferito ieri sera prima di Inter-Genoa, durante una colluttazione con un poliziotto.
L’uomo, le cui condizioni sono definite gravi ma stabili, rimane comunque ricoverato nel reparto di Neurorianimazione del Policlinico di Milano, in terapia intensiva e sotto sedativi.
Moro rimane anche piantonato dagli agenti di polizia. Secondo la ricostruzione fornita dalla questura, infatti, intorno alle 20.15 Moro sarebbe stato fermato e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza perché ubriaco. Dopo avergli impedito l’ingresso, le forze dell’ordine lo hanno portato in un vicino posto di polizia per un controllo, ma il tifoso genoano avrebbe dato in escandescenze cercando di aggredire un agente.
Durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra, ma il tifoso avrebbe battuto la testa riportando un trauma cranico. “Era oggettivamente fuori controllo” -ha detto il capo della Digos di Milano, Bruno Megale, precisando che “la gravità della sua situazione è dovuta a complicazioni polmonari e non alla ferita alla testa”.
Sulla vicenda rimangono però dei dubbi. Secondo il cognato di Moro, infatti, il prodotto usato per sedare Moro gli avrebbe provocato una reazione allergica. Inoltre, l’uomo avrebbe ingoiato il suo stesso vomito, finito poi nei polmoni.
Presso il Policlinico anche una delegazione di tifosi del Genoa e del Napoli, squadre gemellate. Anche tra loro, amici del ricoverato, il dubbio serpeggia: “Era con noi e forse ha reagito male. Gli agenti lo hanno portato via di peso, strattonato, ma nulla faceva pensare che la situazione degenerasse. Infatti noi siamo entrati comunque dentro lo stadio e abbiamo seguito tranquillamente la partita. In mattinata cercheremo di capire cosa è successo e magari chiameremo un avvocato. Soprattutto vogliamo sapere se ha lesioni interne”.
Nel tardo pomeriggio di oggi sarà diffuso un ulteriore bollettino medico, mentre la Questura ha promesso altri particolari su una vicenda ancora avvolta nel mistero.