Genova. Partenza sotto la neve per il Genoa. La destinazione è Bergamo, ad aspettare c’è l’Atalanta, squadra ostica che non farà sconti. Altro ospite, indesiderato, sarà il freddo. Consueta conferenza stampa pre-partita per Pasquale Marino, tecnico dei rossoblu, certo più consapevole della forza della sua squadra dopo l’impresa con il Napoli.
La certezza è che, con lo spirito di domenica scorsa, si potranno ottenere risultati importanti. Proprio per questo Marino non vuole sentir parlare di moduli tattici, lui li chiama numeri, ma di mentalità vincente.
“L’unico numero che conta è il risultato. I sistemi di gioco sono importanti, ma lasciano un pò il tempo che trovano. Non dobbiamo dare un significato esagerato ai numeri”. L’importante, allora, è sapersi sacrificare, essere capaci di soffrire, di dare l’anima per portare a casa la vittoria. Anche se ti chiami Gilardino, Palacio o Jankovic.
“Non si vince senza sacrificio – rimarca Marino ed è un monito ai suoi – Prendete Jankovic con il Napoli, ha fatto avanti e indietro sulla sua fascia per tutta la partita, attacando e coprendo. Voglio che tutti giochino così: abbiamo bisogno di sacrificio, di senso di appartenenza. E’ importante sentirsi questa gloriosa maglia cucita addosso. Ma per migliorare abbiamo bisogno della collaborazione di tutti anche degli attaccanti”.