Genoa: Gilardino aspetta Palacio, mister Marino dei rinforzi a centrocampo

Palacio gol capitano

Genova. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Peccato non si sappia cosa succeda a chi stecca la prima. Cagliari-Genoa era la prima dell’anno nuovo, la prima di Marino e Gilardino, la prima dopo la sconfitta shock di Napoli. Ma il nuovo corso rossoblù (quello genovese) si è aperto con un altro clamoroso ko. Il 3- 0 che ha regalato il successo ai sardi non dice tutta la verità; la banda dell’ex Ballardini ha dominato in lungo e il largo, pallonate. Con Kucka (sostituito al 35°) e Constant ancora una volta imbarazzanti è stato Frey a guadagnarsi per l’ennesima volta la palma del migliore in campo; e con tre gol al passivo, c’è poco altro da aggiungere.

Mister Marino si aspettava molto di più, la gara del Sant’Elia la ricorderà a lungo: “Troppo timorosi, non riesco a spiegarmi il perché. La classifica ci concedeva di giocare tranquilli e senza apprensioni di alcun tipo. Il primo tempo della squadra è stato deludentissimo; mi aspettavo di vedere quei segnali positivi ammirati nel corso degli allenamenti ma purtroppo non è andata così. Nella ripresa ho visto maggiore aggressività ma un’altra ingenuità ci è costata il raddoppio degli isolani che ha virtualmente chiuso la partita. Nel calcio moderno servono smarcamenti e movimenti senza palla che oggi (ieri, NdR) non ci sono stati. Ero sinceramente convinto che il Genoa potesse offrire una bella prestazione. Dovremo capire i motivi di questo flop perché per giocare in una squadra come questa bisogna dimostrare di avere personalità. La sconfitta non è figlia di una condizione fisica precaria ma di un approccio alla gara completamente sbagliato. Se rincorri gli avversari per 90’ non puoi riuscire a esprimere il tuo calcio”.

“Sapevamo di avere qualche problema e di non poterli risolvere con semplici aggiustamenti tattici”- commenta Mesto- “dobbiamo capire dove sbagliamo ed entrare in campo con maggior personalità. Siamo condizionati a livello mentale, fisicamente stiamo bene. Dobbiamo reagire per invertire questa tendenza negativa”. Frey: “Subire delle sconfitte del genere è pesante. Il Cagliari ci ha dato una lezione di gioco; dobbiamo confrontarci per capire cosa fare”.

Personalità, aggressività e convinzione. Sono queste le parole che si rincorrono all’interno del clan rossoblù. Attributi che sicuramente non mancano a Gilardino, il bomber prelevato a suon di milioni dalla Fiorentina. A Cagliari, all’esordio, ha combinato poco o nulla ma le colpe non sono certo imputabili a lui. Di palloni giocabili gliene sono stati serviti pochissimi, di cross nemmeno l’ombra. Al Genoa servono rinforzi, da solo il Gila può fare ben poco. Il recupero di Palacio basterebbe e avanzerebbe per ridare credibilità al reparto offensivo del Grifone.

A far preoccupare i tifosi sono le altre zone del campo. Soprattutto la mediana. Il presidente Preziosi vuole regalare un nuovo centrocampista a Marino. Il nome più caldo resta quello del cagliaritano Biondini. A giugno si svincolerà a parametro zero ma il Genoa lo vorrebbe a disposizione sin da adesso. Per convincere Cellino i rossoblù sono proti a giocarsi la carta Acquafresca attualmente in prestito a Bologna. Riscattandolo e girandolo ai sardi, il gioco sarebbe fatto. Sempre percorribile anche la pista che porta a Parolo del Cesena.

Per la difesa, continua la caccia a Uvini del San Paolo.

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