Genova. “Su Fincantieri e in particolare sul futuro del cantiere di Sestri Ponente non faremo sconti al Ministro Passera e al Governo Monti”. Lo scrivono in una nota congiunta Giovanni Lunardon, vice segretario PD Liguria e di Mario Tullo, coordinatore parlamentari liguri PD, in merito all’incontro su Fincantieri in programma domani al Ministero dello sviluppo economico.
“Come ha avuto modo di dire il Presidente Burlando ormai siamo al momento della verità e il fattore tempo è decisivo – si legge – Noi con il voto di fiducia abbiamo sostenuto la nascita del Governo Monti e con senso di responsabilità abbiamo votato la manovra Salva l’Italia. Per fortuna del nostro Paese questo è per competenza, capacità e credibilità un Governo neppure paragonabile a quello precedente. E tuttavia vogliamo sia chiara una cosa: su Fincantieri e in particolare sul futuro del cantiere di Sestri Ponente non faremo sconti al Ministro Passera e al Governo Monti. Avremo con loro lo stesso atteggiamento rigoroso e pressante che abbiamo avuto con Scajola e con Romani.
Non è più tempo di parole. E’ tempo di impegni concreti ed esigibili – sottolineano i due esponenti Pd – Al management chiediamo che anziché continuare a scrivere lettere ai lavoratori, metta in campo idee e progetti di sviluppo per Sestri, concretizzabili da qui al ribaltamento, perché sarebbe assurdo far arrivare il cantiere a quell’appuntamento privo di vita dopo aver reperito le risorse per realizzare questa importante opera.
Ci auguriamo inoltre che l’azienda non giochi sulle divisioni del sindacato né tanto meno le alimenti. Non gioverebbe a nessuno e sarebbe un comportamento miope.
Al Governo chiediamo che faccia l’azionista, cosa che fino ad ora non è successo. Questo vuol dire tornare a praticare la politica industriale e che accanto agli ammortizzatori sociali ci siano commesse e progetti. L’Unione Europea sta facendo la sua parte. Ora deve farla anche il Governo italiano – concludono Tullo e Lunardon – Il governo conosce le nostre proposte per il futuro e per l’immediato, che i nostri gruppi parlamentari hanno da tempo avanzato. Investimenti in ricerca e innovazione, diversificazione produttiva, navi verdi, navi mangia rifiuti, tecnologia off shore, eolico galleggiante, traghetti, Ro Ro, e subito una commessa per Sestri per tenere in vita il cantiere nei prossimi mesi.
L’Italia non può fare a meno della cantieristica e la città di Genova non può fare a meno del cantiere di Sestri. Non perdiamo quella che probabilmente è l’ultima “chiamata” per il rilancio del cantiere e dell’intero gruppo”.