Economia

Fincantieri, Bono in audizione al Senato: “Fino al 2014 sopravviviamo”

Blocco Fincantieri 29 giugno

Roma. Se Monfalcone è “il cantiere che per ragioni storiche gode della maggiore efficienza infrastrutturale e logistica e dal punto di vista del carico di lavoro è quello messo meglio insieme a quelli militari”, per Sestri e Castellammare si sapeva che “avrebbero più sofferto dalla crisi perché dal punto di vista infrastrutturale erano più deboli”. Lo ha detto oggi Giuseppe Bono in audizione alla commissione Lavoro al Senato.

L’ad di Fincantieri ha quindi ricordato il proprio impegno a mantenere in piedi tutti gli otto cantieri del gruppo: “Noi le idee chiare ce le abbiamo su quello che bisogna fare e che dà prospettive che non siano solo la costruzione di navi. Ho tenuto in piedi 8 cantieri e penso di aver meritato non dico una medaglia ma almeno un po’ di credibilità”.

“Noi, con gli ordini che abbiamo, fino al 2014 sopravviviamo”. “Nel frattempo speriamo che cambi il mondo”. “Negli ultimi tre anni in Europa c’é stato l’ordine di un solo traghetto mentre nei sette anni precedenti io ne ho presi due all’anno”, ha detto Bono spiegando come è cambiato il mercato.

“I problemi ci sono”, ha aggiunto l’ad di Fincantieri. “Io ho il difetto di essere appassionato per il lavoro che faccio e penso che sia doveroso salvare il massimo possibile. L’altro difetto è dire la verità”, ha detto Bono.

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