Cronaca

Aeroporto occupato da operai Fincantieri, voli a rischio: “Siamo stufi, ora faremo i cattivi”

manganaro

Sestri Ponente. “Proseguiremo la protesta per tutto il giorno, se sarà necessario – afferma Bruno Manganaro, Fiom Cgil – si sono mossi tutti per appoggiare la nostra causa, dal sindaco Vincenzi al presidente Repetto, dal presidente Burlando al Presidente della Repubblica, ma nonostante questo non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Siamo stufi e se le istituzioni si lasciano prendere in giro, noi no”.

Anche le istituzioni, infatti, si sono mosse, ma ancora nessuna risposta è giunta dalla capitale. L’altro ieri il presidente della Regione, Claudio Burlando, aveva scritto al ministro Corrado Passera chiedendo un’accelerata sull’incontro viste le gravi tensioni sociali, ieri è stata la volta della sindaco Marta Vincenzi, che con un telegramma allo stesso Passera e a Anna Maria Cancellieri, ha sollecitato la convocazione di un incontro per discutere la vertenza di Fincantieri.
“Fino ad ora abbiamo fatto i bravi, ma adesso basta! – chiosa Manganaro – se questo è quello che vogliono, faremo i cattivi”.

Fino a metà mattinata le operazioni di imbarco dei passeggeri erano state più o meno regolari, visto la creazioni di percorsi alternativi per consentire l’arrivo ai check-in, ora però sono incominciati i problemi ed è probabile che diversi voli debbano rimanere a terra. La situazione rimane comunque tranquilla, anche se alcuni mezzi blindati dei carabinieri stanno presidiando l’esterno della struttura.

L’obiettivo che sindacati e lavoratori vogliono raggiungere è che a Sestri si continuino a costruire navi salvaguardando produzione, 800 lavoratori diretti e 1500 circa delle ditte d’appalto.

L’accordo separato siglato con l’Azienda da Fim e Uilm, infatti, prevede cassa integrazione per tutti i dipendenti e uno stanziamento per l’anno in corso di 400 mila euro per mettere in sicurezza il cantiere di Sestri; nulla è invece destinato al lavoro. A marzo sarà consegnata l’ultima nave, dopodiché le maestranze saranno collocate tutte in cassa integrazione per almeno due anni.

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