Economia

Da Fincantieri a Finmeccanica, Pinotti: “Serve politica industriale, non possiamo più perdere pezzi”

finmeccanica

Genova. Genova non può perdere la cantieristica, ma neppure altri pezzi significativi come Ansaldo Energia e Ansaldo Sts. A 24 ore dall’occupazione dell’aeroporto genovese da parte dei lavoratori Fincantieri, la senatrice Roberta Pinotti allarga l’obiettivo di una crisi che investe tutto il territorio nazionale: è necessario un chiaro segnale di indirizzo per la politica industriale del paese, sulla cui assenza il precedente governo era stato più volte accusato.

“Fincantieri e Finmeccanica sono pezzi fondamentali del nostro patrimonio industriale, abbiamo già perso settori importanti, non possiamo permetterci di lasciare andare né la cantieristica, comparto che ha fatto la storia produttiva di questa città e che le si addice per naturale conformità geografica, nè la testa del civile”. Da una parte la specializzazione metalmeccanica del cantiere navale di via Soliman, dall’altra la testa dei settori civili: Ansaldo, Selex, Elsag, sui quali Genova ha di nuovo una tradizione fortissima.

“A Roma stiamo agendo con tutti gli strumenti parlamentari possibili, con azioni nei confronti dei ministri coinvolti e dei soggetti aziendali – spiega Pinotti – in questo senso, e proprio in vista dell’incontro del 10 gennaio è fondamentale che la città sia unita in ogni sua parte, istituzioni, sindacati, rappresentanti industriali, come successe con la marcia per il Terzo Valico”.

La spaccatura del fronte sindacale su più fronti, da Genova a Palermo, è però un fatto. “Non è utile – sottolinea la senatrice – ora serve una linea unitaria di lotta per la difesa del cantiere. Se vogliamo che non si perda l’attenzione su Genova e sulla politica industriale nazionale è necessario costruire percorsi di unità e coesione”.

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