Cronaca

Costa Crociere, lento ritorno alla normalità: l’azienda sospende il comandante Schettino

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Nel giorno in cui nel porto di Savona è attraccata Costa Serena, la gemella della Concordia, per quello che in molti hanno battezzato come un ritorno alla normalità, il capitano Francesco Schettino è stato sospeso dall’organico come comunicato dalla compagnia di navigazione che “non ne prenderà a difesa”.

“La Costa è parte offesa in questo procedimento – ha specificato l’avvocato De Luca – perché, oltre il dramma umano e la tragedia, la compagnia ha subito un danno ingente”. Il legale ha anche aggiunto che Costa Crociere ha dato la “piena disponibilità alla Procura di Grosseto nell’ambito dell’inchiesta” e ha sottolineato di non sapere “niente di ‘inchini'” davanti all’Isola del Giglio. “So soltanto di questa tragedia” ha detto l’avvocato De Luca uscendo dalla Procura della Repubblica di Grosseto dove per conto della Compagnia Costa Crociere ha presentato la costituzione di parte offesa.

La posizione di Schettino dipenderà anche dai risultati degli esami tossicologici disposti dalla procura di Grosseto. Alcuni campioni biologici, tra cui capelli, frammenti di unghie e urine saranno eseguiti dagli specialisti dell’Arma dei carabinieri per chiarire se il comandante della nave fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti. Sembra, invece, escluso che Schettino fosse ubriaco.

Intanto la gente di Meta di Sorrento, paese natio del capitano, mostra soprattutto un sentimento di “pietà”. C’é poi la storia della donna che era con lui in plancia. Un giallo, quella della misteriosa bionda vista da piu’ di un testimone, che si è subito sgonfiato. Domnica Cemortan ha 25 anni, è moldava ed era effettivamente con il comandante Francesco Schettino al momento dell’impatto della Costa Concordia con gli scogli. La donna ha difeso l’operato del comandante dicendo che grazie a lui sono state salvate piu’ di tremila persone.

Vicende giudiziarie a parte, è il peggioramento delle condizioni metereologiche a far tenere tutti con il fiato sospeso. “Siamo appesi al filo delle condizioni meteo-climatiche. Siamo molto preoccupati. Se le condizioni dovessero cambiare potrebbe essere difficile realizzare il programma predisposto”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini a ‘Mattino Cinque’. “Se i serbatoi dovessero rompersi – ha aggiunto il ministro – il carburante potrebbe impedire la diffusione della luce solare nella profondità del mare, costituendo una specie di film, e diventerebbe la causa della morte della vita nel sistema marino in quella zona. Non sono per niente tranquillo; abbiamo tempi molto stretti. Stiamo con il fiato sospeso – ha proseguito Clini – perché, qualora la nave dovesse spostarsi, subire dei danni, o i serbatoi dovessero rompersi, rischiamo veramente molto”.

Il mare del Giglio comincerà a diventare mosso da oggi pomeriggio, fino a molto mosso nella notte per venti di libeccio fino a domani mattina, con raffiche fino a 15 nodi di libeccio stanotte. “Per il momento non risulta la presenza di idrocarburi totali”: è l’esito degli accertamenti condotti dall’Arpat di Grosseto nelle acque in cui è naufragata la Costa Concordia. Domani sera bisognerà fare attenzione a possibili raffiche di maestrale, poi di nuovo tempo buono e mare poco mosso.

Oggi inoltre sono stati identificati i corpi di due cittadini francesi: la lista dei dispersi scende quindi a 24 mentre si alza quella famigerata delle vittime. Con l’identificazione delle due vittime francesi resta ancora da dare un nome a tre dei cadaveri finora trovati sulla nave.

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