Bilancio di una giornata da non credere. Una crociera che stava virando verso la fine e che nel momento tipico e conosciuto per tutti i crocieristi, quello dell’avvicinamento alla costa per salutare le persone che li aspettano e guardano la nave, si è trasformata in una tragedia.
Tre morti, due turisti francesi ed un marinaio peruviano, 40 feriti e ancora 54 dispersi. E’ il bilancio provvisorio dell’affondamento della Costa Concordia avvenuto dopo lo scontro con due gruppi di scogli a largo dell’isola del Giglio. Tre inchieste aperte dalla magistratura.
Alcuni testimoni hanno accusato di incompetenza il comandante della nave e l’equipaggio responsabili di una pessima gestione dell’emergenza. Il comandante Francesco Schettino si è difeso dicendo che il possibile, vista la situazione, è stato fatto ma sarà l’inchiesta della Procura di Grossetto ad appurare le reali responsabilità. Si indaga per Naufragio, disastro e omicidio colposo.
Intanto si sono concluse ormai le operazioni di partenza dei naufraghi dal centro di prima accoglienza organizzato nei locali delle scuole di Porto Santo Stefano. Un migliaio i crocieristi in arrivo a Savona con i pullman, alcuni dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure presso gli ospedali San Paolo e Santa Corona. Al Palacrociere è stato organizzato un vero e proprio presidio di accoglienza dei superstiti alla tragedia.
Stando a quanto riferito per la giornata di domani, a secondo delle condizioni meteo e della situazione della stessa nave, saranno effettuate altre immersioni all’interno dello scavo della Costa Concordia, dove, secondo altri testimoni, potrebbero esserci altri corpi privi di vita. Prosegue anche il “censimento” dei crocieristi che mancano ancora all’appello.