Genova. “Ma quale mostro, Schettino è un martire”. Così apre la conferenza stampa il capitano a riposo Antonino Nobile, una vita nella marineria italiana e tanta indignazione per quello che si è detto del capitano della Costa Concordia Francesco Schettino.
Questa mattina i sindacati USCLAC e UNCDiM (Unione Sindacale Capitani di Lungo Corso al Comando ed Unione Nazionale Capitani e Direttori di Macchina) hanno deciso di spiegare alla stampa il loro punto di vista sulla vicenda.
“Si sente attaccare tutti i giorni il comandante Schettino -continua Nobile. Lo hanno dipinto come un mostro. Tutte falsità”. E intanto conferma la decisione di non sospendere l’imputato dalla organiozzazione sindacale cui appartiene.
Critiche anche verso la Costa Crociere, che ha “scaricato” il suo dipendente davanti alle responsabilità emerse: “L’armatore lo ha sospeso, bisogna vedere se poteva. C’è un contratto per il personale di bordo, è al vaglio dei nostri avvocati, vedremo. Il comandante non ha fatto nulla, ha lavorato, è passato vicino alla costa, ma ancora non sappiamo cosa può essere successo con le apparecchiature elettroniche”.
Sulla stessa linea anche il capitano Garbella, che attacca il modo in cui sarebbe stata disonorata la marineria italiana ed anche il comportamento di De Falco, l’ufficiale della Capitaneria di Porto che parlò con Schettino quella tragica notte: “Quel tragico venerdì Schettino si è trovato puntuale all’appuntamento con la morte civile ed il disonore. Secondo me è stato il destino. Tuttavia ha fatto una manovra che ad occhi esperti risulta validissima ed ha salvato molte vite. Dobbiamo biasimare anche De falco, maleducato, eroe forse proprio perchè arrogante. Ha dato disposizioni cervellotiche ed impraticabili oltre a fare una cosa disdicevole divulgando frasi sensibili e particolari. Bell’eroe”.
Parole che certo faranno discutere, assieme all’intenzione dei due sindacati di assistere Schettino in sede processuale: “Aiuteremo il nostro iscritto, non vi è ombra di dubbio- assicurano all’unisono Nobile e Garbella.