Savona. E’ di 70 metri lo squarcio aperto sulla fiancata della Costa Concordia, incagliata iera sera in una secca davanti all’Isola del Giglio. Proseguono senza sosta le operazioni di soccorso per ritrovare i potenziali dispersi e censire i passeggeri superstiti. Le tre vittime accertate, invece, sono decedute per annegamento (questo il bilancio confermato dal prefetto di Grosseto, i feriti sarebbero 14). Sul naufragio è stata aperta un’inchiesta amministrativa anche sulle modalità di soccorso.
Intanto una squadra di sommozzatori della capitaneria di Porto di Genova composta da cinque militari altamente specializzati è stata inviata questa notte alle 3 dal capoluogo ligure all’isola del Giglio con mezzi via terra e via mare, e – come precisato dalla Capitaneria di Genova – stanno già partecipando attivamente alle operazioni.
Soccorsi e forze dell’ordine sono invece allertate al porto di Savona dove sono attesi circa 1500 degli sfortunati passeggeri reduci dalla tragedia.
Un’accoglienza interforze tra agenti di polizia, carabinieri, capitaneria di porto, vigili urbani, Polstrada, polizia di frontiera (per i turisti stranieri), Polfer: tutti pronti a dare sostegno e indirizzare i crocieristi in arrivo dalla Toscana.
E’ stato allestito anche un centro di assistenza dove i 1500 potranno trovare vestiti, giacche e tutto ciò di cui hanno bisogno e che hanno abbandonato sulla nave nelle fasi concitate dell’emergenza. Una zona limitata e riservatissima, lontana dagli occhi delle telecamere e dai taccuini, per dare un po’ di respiro a chi, questa notte, è rimasto senza fiato per la paura.