Il rimborso di quanto pagato è solo il primo dei diritti dei viaggiatori coinvolti nel naufragio della nave Costa all’Isola del Giglio. Secondo la guida stilata da Federconsumatori, i viaggiatori possono richiedere i danni materiali e morali, con una raccomandata da inviare entro dieci giorni, mentre quelli che sarebbero dovuti partire con la Concordia hanno diritto ad un nuovo viaggio, anche di valore superiore. Ecco nel dettaglio le indicazioni di Federconsumatori.
Rimborsi danni: coloro che sono rimasti coinvolti direttamente hanno diritto certamente, oltre il rimborso di quanto pagato, al risarcimento del danno patrimoniale per le cose personali andate distrutte, oltre alle spese sostenute per rientro, assistenza, ecc. Inoltre, essi hanno diritto al risarcimento del danno alla persona, se feriti e in proporzione alla prognosi ricevuta, e, in oggi caso, anche in assenza di danno fisico, al danno da vacanza rovinata come danno esistenziale (ex danno morale). – RICHIESTA RISARCIMENTO: Quanto alla forma, la legge prevedrebbe il termine di 10 giorni e l’uso della raccomandata (o mezzo equivalente a dare certezza): se si rispettano questi termini e forme si è al sicuro da ogni contestazione. La notorietà del fatto è comunque tale da ritenere che, ove si fosse nell’impossibilità di rispettare il termine, comunque non si produrrebbe decadenza, anche ammesso e non concesso che il termine abbia effettivamente questa natura (cosa discutibile e non certa in dottrina e giurisprudenza).
Viaggio alternativo: per coloro che sarebbero dovuti partire con la Costa Concordia più avanti, è evidente la sopravvenuta impossibilità di fornire il servizio. Hanno diritto ad un viaggio alternativo di valore superiore (senza supplemento) o uguale od ancora di valore inferiore previo rimborso della differenza; in alternativa, se non accettano le soluzioni proposte, essi hanno diritto al rimborso del viaggio senza penali.