Cronaca

Costa Concordia: costituito a Genova il Comitato di tutela dei passeggeri

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Genova. Nasce a Genova il Comitato di tutela dei passeggeri della Costa Concordia “per assistere e tutelare i loro diritti” costituito dalla Casa del Consumatore e da un’altra decina di associazioni.

Dopo l’espressione di solidarietà ai feriti e il cordoglio ai familiari delle vittime della terribile sciagura del mare che ha coinvolto i passeggeri e i marittimi della Costa Concordia, nei prossimi giorni il Comitato incontrerà i vertici di Costa Crociere per comprendere come la compagnia di navigazione intenda far fronte alla situazione.

In base alla normativa vigente, i passeggeri della Concordia possono chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti ed in particolare: il rimborso di quanto pagato per il viaggio, mai goduto; i danni derivanti dalla perdita dei bagagli (i viaggiatori sono senza bagagli e senza i documenti consegnati all’imbarco); il rimborso delle spese sostenute per il rientro anticipato a casa e per tutte le altre spese vive sostenute a causa del sinistro; il danno derivante dalla morte o dalle lesioni personali subite dai passeggeri; il danno da vacanza rovinata.

La richiesta di risarcimento deve essere inviata entro il termine di dieci giorni dal rientro a casa, tramite raccomandata A/R alla Costa o al tour operator.
Il modello per la richiesta di risarcimento danni sarà da domani a disposizione sul sito internet della Casa del Consumatore.

Per informazioni, consigli e per aderire al Comitato potete chiamare il numero verde 800 168 566 o scrivere al Comitato alla mail ctv@casadelconsumatore.it.

Intanto sono già una settantina i naufraghi della Costa Concordia che hanno aderito alla class action promossa dal Codacons per far ottenere ai passeggeri della nave incagliata all’isola del Giglio il risarcimento dei danni subiti.

“Il nostro obiettivo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – é quello di far ottenere a ciascun passeggero un indennizzo, pari ad almeno 10mila euro, per i danni materiali subiti e per quelli morali, come il terrore patito, la vacanza rovinata e i gravi rischi corsi”. Sul sito internet www.codacons.it – attraverso il quale vengono raccolte le adesioni alla class action – l’associazione ha pubblicato inoltre una guida sintetica che i passeggeri della Costa Concordia possono utilizzare per far valere al meglio i propri diritti.

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