Politica

Classifica ItaliaOggi, Musso: “Disastrosa gestione della città, a Genova si sta sempre peggio”

Enrico Musso

Genova. “A Genova si vive sempre peggio”. Mentre la sindaco Marta Vincenzi vede luci e ombre nell’indagine dell’Università della Sapienza, condotta per Italia Oggi, sulla qualità della vita nelle città italiane che relega il capoluogo ligure all’80° posto su 103, secondo il candidato sindaco Enrico Musso, la città è invece “in caduta libera rispetto al passato. In un ‘fondo classifica’ che, con un’unica eccezione, vede in compagnia di Genova solo città del Sud del Paese”.

I parametri sono un centinaio, e coprono ben nove dimensioni d’analisi socioeconomica: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari, servizi scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. “Il risultato – secondo il senatore – va dunque accolto con preoccupazione e anche con un senso di ribellione”.

I partiti che hanno governato la città negli ultimi decenni – continua Musso con una stoccata ai suoi sfidanti – che a rappresentarli sia ancora Marta Vincenzi, o che sia sostituita da Roberta Pinotti o da altri, si pongano una buona volta il problema di questo disastro. E i cittadini che li hanno votati prendano coscienza delle reali condizioni di vita dei genovesi, certificate dalla più ampia analisi scientifica condotta al riguardo.

L’analisi vincenziana aveva evidenziato “luci in affari e lavoro”, e una “buona posizione” per l’ambiente. Di opinione opposta il senatore liberale, già consigliere comunale: “I sacrifici aumentano, il lavoro non c’è, gli autobus sono cari e il servizio è scadente, le strade sono sporche e il traffico è insostenibile. Non serve cambiare il nome del sindaco con le primarie – sottolinea – bisogna cambiare gli obiettivi e i metodi del governo della città. Solo pochi mesi fa il sindaco aveva sostenuto che la qualità delle vita nella nostra città non andava male, nonostante la maglia nera per gli scippi. Ora a smentirla sono i dati. Anche nel settore della sicurezza: nel 2011 Genova è prima per scippi, rapine, borseggi, davanti a Milano, Torino, Bologna e molte altre grandi città”.

“Un’altra Genova è ancora possibile – conclude Musso – Ma bisogna cambiare radicalmente la strategia per la città, la gestione della macchina comunale, il controllo sui risultati e su come vengono spese le tasse dei cittadini.

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