Genova.“Sul tema della sanità ha parlato molto la politica, come è giusto, hanno parlato i territori per chiedere che non si tolga, i direttori, talvolta con approcci da amministratori, ma sull’essenza della sanità, sulla professionalità dei medici, e la capacità di cura, mi pare si sia persa traccia”, Marta Vincenzi ha affrontato oggi in Consiglio Comunale la questione Centro Trapianti del San Martino, fonte di polemica da parte di sindacati e forze politiche in Regione.
“Ho letto naturalmente ciò che ha mandato il professor Valente – ha detto Vincenzi, rispondendo all’articolo 54 dei consiglieri Ermanno Pasero (Pd) e Giuseppe Costa (Pdl), entrambi medici – e penso che se questa è la conclusione di un processo di fusione, forse, allora, qualche elemento anche da parte del Comune debba essere assunto.
Mi prendo l’impegno di non invadere nessun terreno – ha assicurato Vincenzi in direzione della Regione – ma comunque di essere presente”. E ancora “ridurre e contrarre i dipartimenti credo possa non essere l’unica soluzione possibile, ma, al contrario, investire sulle eccellenze, come questa, significa consentire un’evoluzione verso l’implementazione delle casistiche. Può darsi che da qui a qualche anno non sia più necessario fare trapianti di fegato, e si utilizzino modalità meno invasive, tuttavia non si arriva a quelle competenze se si è lasciato cadere la dimensione in cui la ricerca vive e senza la quale l’eccellenza muore”.
San Martino che “nel quadro della riorganizzazione della rete ospedaliera deve continuare ad avere un’eccellenza, su cui dobbiamo fare anche scelte urbanistiche per una migliore precisazione di reparti e padiglioni, ci interessa per viabilità e accessibilità ai servizi, ma deve interessarci anche per questo”. La promessa del primo cittadino è di “fare un ulteriore approfondimento e riferire presto in consiglio”.