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Casarza e la guerra contro i botti: l’ordinanza del sindaco per tutelare tutto l’anno persone e animali

claudio muzio casarza ligure

Casarza. Il sindaco Claudio Muzio ha riscontrato un consistente e pericoloso incremento del lancio di petardi e botti e ha deciso di limitarne l’uso per tutelare l’incolumità di persone e animali e quindi ha emesso un’apposita ordinanza.

“Il Comune è responsabile della incolumità pubblica , della sicurezza urbana e della tutela della quiete pubblica per cui è chiamato a far rispettare le norme che regolano la convivenza civile e la coesione sociale – si legge nel testo dell’ordinanza – peraltro, a causa dei botti si verificano una serie di conseguenze negative a carico degli animali domestici, randagi o di proprietà , poiché il fragore dei botti, oltre ad ingenerare in loro una reazione di spavento che li porta ad abbaiare ininterrottamente, li porta a perdere frequentemente l’orientamento”.

Questi sono i principali motivi che hanno spinto il Comune a prendere la decisione di limitare il più possibile rumori molesti nell’ambito di tutte le vie e piazze ed in particolare in prossimità di abitazioni, scuole , uffici ed aree di divertimento pubbliche. “Considerato che il perdurare dell’uso indiscriminato di artifici esplodenti potrebbe comportare situazioni di scadimento della qualità urbana ed impedire la fruibilità del pubblico patrimonio; Ritenuto di dover intervenire il sindaco ordina su tutto il territorio comunale è vietato far esplodere petardi e botti di qualsiasi tipologia”.

Per chiunque violi le disposizioni dell’ordinanza sono previste sanzioni da 50 a 250 euro, salvo eventuale applicazione di sanzioni penali.
Inoltre il sindaco raccomanda che non vengano raccolti botti o petardi inesplosi, rinvenuti abbandonati sul territorio e che i genitori dei minori o chi esercita comunque la potestà genitoriale vigili sugli stessi affinché non facciano esplodere petardi o botti di qualsiasi tipologia.

Invita inoltre le Istituzioni Scolastiche a predisporre una specifica azione informativa e di sensibilizzazione della popolazione studentesca in ordine ai contenuti dell’ordinanza.

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